Scarsi i raccolti di nocciole. Prezzi alle stelle per quelle turche che costano 10500 dollari alla tonnnellata
Che mondo sarebbe senza Nutella? Probabilmente un mondo un po’ più triste. Il sapore inconfondibile della più famosa crema di nocciole al mondo ha in se qualcosa di magico, capace di far tornare il sorriso anche in un giorno di pioggia a grandi e piccini. Sono proprio le nocciole a rendere unico il gusto della Nutella oggi come cinquant’anni fa, quando la ricetta della Nutella nacque ad Alba dalla genialità di un’azienda tutta italiana, la Ferrero, capace di esportare il marchio e l’eccellenza italiana in tutto il mondo.
Pochi e semplici gli ingredienti che la rendono inimitabile, tra cui un prodotto dell’eccellenza agricola italiana: la nocciola. Le nocciole utilizzate per la produzione della Nutella vengono coltivate essenzialmente in Italia e Turchia da aziende di piccole dimensioni soprattutto a gestione familiare. Il timore che il prezzo della Nutella possa lievitare in proporzione all’aumento del prezzo delle nocciole, tanto da non poter più essere la colazione o la merenda ideale per una fetta considerevole di consumatori, deriva dalle avverse condizioni meteo che hanno interessato le regione nord della Turchia nel mese di marzo e che hanno compromesso la raccolta delle nocciole.
La Turchia è il maggior produttore al mondo di questo frutto a guscio tanto prezioso per numerosi prodotti dolciari, tra cui la Nutella e altri snake commercializzati dalla Ferrero. In Turchia si raccoglie il 70% della produzione mondiale di nocciole. Quest’anno, a causa delle piogge e delle gelate che hanno distrutto sul nascere i fiori dei noccioli, la produzione Turca passa da una media di 800 mila tonnellate annue ad appena 540 mila tonnellate, portando il prezzo dai 6500 dollari a tonnellata a 10500 dollari. Prezzi da capogiri che rendono questo prodotto prezioso e che potrebbero ripercuotersi per l’appunto sul prezzo dei derivati dolciari fatti con le nocciole, come la Nutella e gli altri prodotti Ferrero con un aumento che potrebbe arrivare fino al 60% in più rispetto al prezzo di mercato attuale.
L’allarme è stato lanciato dal quotidiano francese Les Echos che, sul proprio giornale online, attribuisce al calo di produzione registrato in Turchia a causa del maltempo e delle gelate il rischio di un aumento della Nutella. “Il +60% del prezzo delle nocciole – come sottolineato da Les Echos – potrebbe ripercuotersi sui prodotti derivati: appunto la Nutella, ma anche Kinder, Ferrero Rocher e tutti gli altri dolci a base di nocciole”.
“Quante nocciole servono per coprire la circonferenza del Colosseo? Semplice:41.923, cioè lo 0,0001% di tutte le nocciole utilizzate per produrre tutta la Nutella venduta ogni anno!”. Si legge sul sito ufficiale della Nutella. Un bel po’ di nocciole verrebbe da dire, sperando di poter continuare a far colazione con pane e Nutella senza doverci ritrovare con il portafoglio ancor più vuoto.
FOTO: tratta da nutella.it