Due liceali degli anni ’70, abilmente a confronto con i liceali di oggi. La diversità, la paura, l’angoscia, l’amore e l’amicizia. “Poeti di Mandorla amara” fa vivere le emozioni dei suoi protagonisti
“Poeti di mandorla amara” edito da Edizioni Mannarino è il romanzo con cui Maria Antonietta D’Onofrio concorre al Premio Letterario NapoliTime. Un libro che racconta i sentimenti di inquietudini di due liceali degli anni ’70, un racconto che assume una collocazione perfetta in questo concorso letterario e che ha le caratteristiche per mettere a confronto due generazioni di adolescenti, quelli di oggi con quelli che furono adolescenti: i loro genitori.
Le ansie, il sentirsi inadeguato in un mondo che non sempre accogli e sostiene, la ricerca della propria identità in una società che lascia indietro chi non sa conformarsi alla massa e sostenere ritmi veloci ed incalzanti imposti come verità assolute, sono sentimenti che non hanno tempo, che avvolgono l’anima oggi come allora.
Attraverso il Premio Letterario NapoliTime, in cui sono i giovani studenti delle scuole superiori di Napoli ad essere i giudici degli scrittori, questo racconto ambisce ad essere un punto di incontro tra i ragazzi i loro insegnanti e i loro genitori, un modo per potersi comprendere nel profondo abbattendo le distanze del tempo, consci della similitudine di esperienze ed emozioni che li accomuna.
Maria Antonietta D’Onofrio con il suo libro si confronterà con gli studenti del Premio, un incontro che si preannuncia stimolante, che potrà condurci ad esplorare le emozioni intime e nascoste di chi nella paura si sente diverso. – “Incontrare i giovani è un’esperienza meravigliosa. Spesso criticati, sono al contrario una ricchezza, un vero valore umano. Incontrarli significa arricchire la mia anima. Sentirmi più viva. Sono felice quando, con le parole dei miei libri, riesco ancora di più ad ‘innamorarli’ alla vita e alla cultura”. Con questo spirito la D’Onofrio concorre al Premio Letterario NapoliTime.
“Poeti di mandorla amara” ha ricevuto diversi riconoscimenti letterari, è anche stato selezionato al concorso “Marchio microeditoria di qualità” di Chiari (BS) edizione 2013; si è inoltre classificato al secondo posto al concorso “Il litorale – Premio Nazionale di Poesia e Narrativa” edizione 2013.
Con uno stile leggiadro e al contempo deciso, in “Poeti di mandorla amara” le emozioni sono amplificate, i sentimenti messi a nudo, i sogni, le paure, la diversità, sono la chiave per accedere all’anima del lettore, che ne resta incantato, costretto a rivivere sensazioni che appartengono ad ognuno, e non solo ai due protagonisti del romanzo. Come scrive nella prefazione al libro Eva Bonitatibus, “Poeti di mandorla amara” è – “Un gioco tra gioie e sofferenze, un puzzle di parole che mette ordine nel complesso sistema di pensiero degli uomini. Un viaggio tra i tanti perché della vita, tra i conflitti interiori, tra le passioni e i sogni, tra le tristezze e le delusioni, tra la pietà e la compassione”.
“Poeti di mandorla amara è il mio terzo romanzo” – la scrittrice Maria Antonietta D’Onofrio ha pubblicato “Ora aspetto la vita che mi cerchi” Arduino Sacco Editore (2008) e “Il silenzio che racconta la vita e il rosmarino” Edizioni Progetto Cultura (2010), entrambi premiati in numerosi concorsi letterari – “Terzo solo per cronologia, perché ogni nuovo romanzo è un esordio, un viaggio con tutte le esperienze e le emozioni che un viaggio offre, è una creatura, prima mia e poi di tutti gli occhi che la leggeranno. Come scrivo in una pagina – ci ha raccontato la scrittrice – ‘con la sua scrittura desiderava semplicemente arrivare al cuore della gente’. Ecco cosa mi aspetto dal mio libro, che arrivi al cuore della gente”.
Sinossi:
Filomena e Angelo, liceali negli anni 70, vivono il disagio di sentirsi diversi. Filomena è da sempre sdoppiata in due personalità. Angelo è prigioniero nel suo vissuto di dolore e solitudine. I due s’incontrano tra i banchi di scuola e insieme diventano una sola anima. Parlano di sogni e immaginano un futuro possibile di scrittore per lui e di medico per lei. Ritrovano se stessi nella musica, nei colori della natura e negli scritti dei poeti, quelli capaci di tenere gli esseri umani attaccati alla vita e di rendere a ognuno la propria identità.