Raccolta differenziata: la Campania al top nella classifica nazionale, Napoli in affanno

L’assessore all’ambiente Romano: “Nostre risorse vere e non solo annunciate”

cassonetti ricicloIn Campania, tra i migliori dieci comuni individuati lo scorso anno da Legambiente per la speciale classifica dei “Comuni Ricilconi”, ben nove sono del Salernitano (rispettando la posizione, dal primo all’ultimo: Sassano, Casal Velino, Roccadaspide, Atena Lucana, Petina, Albanella, Pertosa, Buccino e Rutino) ed uno del Beneventano che occupa la quinta posizione (Apollosa). La Regione nel suo complesso tiene, presenti in classifica tutte le zone periferiche del Napoletano. In totale sono 143 i comuni che nel 2013 hanno raggiunto e superato la soglia del 65%. “La Campania Riciclona – dichiarano Michele Buonomo e Antonio Gallozzi, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Campania – traccia la via maestra per la corretta gestione dei rifiuti nella nostra regione. La nostra regione è giunta a percentuali superiori alla media nazionale grazie all’impegno di tantissime amministrazioni e davanti a questo risultato appare incomprensibile ed illogico l’accanimento delle Istituzioni nel voler realizzare ulteriore impiantistica per l’incenerimento e di contro rilevare un celato disimpegno nella realizzazione della utile e necessaria impiantistica della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata, unica strada per risolvere i problemi e bloccare l’incombente procedura di infrazione comunitaria. In questo scenario – concludono Buonomo e Gallozzi- vogliamo evidenziare ancora una volta il lavoro svolto da una ampia e crescente schiera di amministrazioni locali, che dimostrano, nonostante le condizioni avverse, che la corretta gestione dei rifiuti in Campania non è una chimera”.

Oltre ai comuni, si delinea anche una classifica dei capoluoghi di provincia. In questa Salerno è testa di serie, seguita da Benevento, Avellino e Caserta, mentre Napoli fa da chiudi fila. Della classifica campana è entusiasta anche il vicepresidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, che così commenta: “Questi risultati dimostrano che insistere sulla strada della raccolta differenziata e del suo riciclaggio è stata una scelta vincente.  Questa è la dimostrazione concreta che se si lavora con continuità, condivisione e corresponsabilità i risultati arrivano, nonostante l’inadeguatezza impiantistica”. Se la programmazione verrà rispettata, sarà superata la media nazionale per la differenziata. Qui la classifica nazionale.

“Gli investimenti della Giunta Caldoro messi a disposizione dei Comuni contribuiscono in modo rilevante a consolidare l’efficacia dei sistemi di raccolta per raggiungere il traguardo del 65% entro la fine del 2015” – così l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano. Ecco quindi che il lavoro costante della Regione, per avere una programmazione adeguata, pare dare i suoi frutti.

“Siamo l’unica Regione italiana ad avere un Piano Regionale di Riduzione dei Rifiuti approvato e validato dal Ministero dell’Ambiente”, ha commentato Romano. L’obiettivo è conseguibile portando tutti i comuni Campani sulla soglia del 65% di rifiuti riciclati. Ogni centro che arriva a questo obiettivo, si fregia dell’appellatico di “Comune Riciclone”, oltre a godere di premi in denaro. Per aiutare i comuni a raggiungere l’obiettivo, i finanziamenti regionali stanziati saranno pari a 142 milioni e mezzo di euro. Questi serviranno per la costruzione di impianti di compostaggio in zone periferiche della regione, oltre a quelli già attivi di Salerno ed Eboli. Oltre all’ordinario, ci sono da smaltire altre migliaia di tonnellate di rifiuti sparse per tutto il territorio per le quali occorre intraprendere un processo di bonifica e di messa in sicurezza delle discariche comunali. Agli stanziamenti indicati si andranno ad aggiungere ulteriori 53 milioni di euro per il finanziamento dei piani comunali per la raccolta differenziata, la realizzazione di centri di raccolta e la conversione di centri di stoccaggio provvisori in centri di raccolta effettvi.

2 thoughts on “Raccolta differenziata: la Campania al top nella classifica nazionale, Napoli in affanno

  1. Grazie al piffero che Salerno è primo capoluogo campano, ha lo stesso numero di abitanti di Scampia, che è una zona di Secondigliano che è a sua volta un quartiere di Napoli.

    1. Gentile lettrice, lasciamo stare il piffero ai pifferai magici che qui non c’entra assolutamente nulla. Ogni Comune, paese e paesello ha risorse, uomini e mezzi che gli vengono assegnati o che è in grado di liberare per gestire i servizi che gli competono. Oltre a programmare gli interventi necessari per gestire il territorio. Se non si è in grado di farlo si va a casa! Nessuno medico ha prescritto a chicchessia di organizzare la complessa macchina comunale se non è in grado di farlo. Altra cosa è invece fare proclami per essere eletti dicendo che anche a Napoli si poteva fare il miracolo di portare la raccolta differenziata al 70% entro il Natale di 3 lunghissimi anni fa. Cordialità.

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