Landini (FIOM) da Napoli lancia l’accusa: “pezzi interi dell’economia sono in mano alla malavita organizzata”

Per Landini manca un piano industriale capace di sfruttare le potenzialità dell’Italia. Anche Draghi esorta i Governi ad attuare politiche di riforma per gli investimenti

Il segretario della Fiom Maurizio Landini sul palco in piazza Duomo oggi, 14 novembre 2014, durante il comizio che ha tenuto al termine della manifestazione che ha attraversato il centro di Milano. MATTEO BAZZI / ANSANapoli, 18 novembre — “Ormai pezzi interi dell’economia reale, non solo al Sud ma in tutta Italia, e in alcuni casi anche fuori dall’Italia, sono in mano alla malavita organizzata”. Con queste parole il leader della Fiom Cgil, Maurizio Landini lancia un monito forte al Paese che stenta a ripartire e la cui economia è pressata dalle dinamiche politiche sia interne che europee. Landini nella giornata di ieri ha incontrato gli operai della Whirlpool a Napoli ed ha inoltre partecipato ad un’assemblea dei lavoratori davanti allo stabilimento Alenia Aermacchi a Pomigliano d’Arco.

Landini accusa la criminalità di aver inciso pesantemente sulla forza lavoro italiana, privandola dei mezzi necessari per investire e crescere. Secondo Landini “i costi della criminalità sono uno dei problemi della mancanza degli investimenti nel nostro Paese. Il problema non è lo Statuto dei lavoratori o la Fiom”.

Il leader sindacale dei metalmeccanici si è schierato decisamente contro la politica dei tagli, condizione che ha determinato la situazione drammatica in cui oggi versa l’Italia. – “Da noi si effettuano solo tagli e quindi si diminuiscono le competenze e le professionalità. Non è tagliando l’Irap che si aumenta l’occupazione” – ha dichiarato Landini parlando in assemblea con i lavoratori. – “Noi siamo il Paese che ha visto la Fiat lasciare l’Italia senza che nessuno muovesse un dito” ha continuato il leader della Fiom.

Per il segretario della Fiom l’Italia sta sprecando le proprie potenzialità, la posizione strategica nel Mediterranio consentirebbero al Paese di essere un polo logistico avendo “la potenzialità di poter produrre tutto”, ma occorre che la politica agisca in modo strutturale. – “Manca un piano sulla mobilità, sui trasporti, sull’agenda digitale, sulla manutenzione. Manca un piano industriale capace di sfruttare queste potenzialità” sottolinea Landini che rivolgendosi ai lavoratori li ha esortati a difendere i propri diritti. – “Dobbiamo dimostrare al governo che non può fare a meno del vostro consenso per fare le cose”.

Lo stesso Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, in audizione trimestrale davanti alla commissione economica del Parlamento Ue, proprio ieri ha sottolineato che  è necessario che i Governi si impegnino velocemente “sulle riforme e su una strategia per gli investimenti”. – “Per superare la crisi c’è bisogno che torni la fiducia e perché questa torni c’è bisogno di un costrutto di politica economica che dimostri che siamo capaci di muoverci verso una maggiore integrazione” – ha esordito Draghi. Intanto nella giornata di ieri è arrivata una boccata d’ossigeno e di speranza con l’annuncio di Draghi sulla possibilità che la Bce acquisti i Titoli di Stato dell’eurozona, annuncio che ha subito rincuorato i mercati e le Borse europee che ieri hanno chiuso in positivo.

FOTO: tratta da ANSA.it

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