Verso le Regionali: rinvio primarie PD, i candidati non ne fanno dramma

La direzione regionale del PD Campania, approva lo slittamento delle primarie interne al partito, che si svolgeranno l’11 gennaio invece del 14 dicembre com’era stato inizialmente previsto

Vincenzo_De_LucaIl segretario del PD campano, Assunta Tartaglione, ha spiegato che lo slittamento è dovuto al fatto che il giorno 14 è prevista un’assemblea nazionale. Restano confermati i candidati già individuati nella direzione del 27 ottobre: Vincenzo De Luca (Sindaco di Salerno), Andrea Cozzolino e Angelica Saggese. Non sarà contenta proprio quest’ultima, che il 10 ottobre aveva dichiarato: “Altro che rinvio, bisogna fare le primarie al più presto possibile. Non è assolutamente ammissibile il loro rinvio sine die da parte della direzione regionale del partito democratico”. E poi aggiunto: “rischiamo solo di dare al nostro avversario un vantaggio incolmabile che nessun nostro candidato sarà più in grado di colmare”.

Ma oggi, Angelica Saggese appare più tranquilla e dice: “Non sono preoccupata per lo slittamento all’11 gennaio delle primarie, l’importante è che si svolgano correttamente e che il tutto avvenga in un clima sereno e tranquillo”.

Non è certamente preoccupato il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, candidato che ha ricevuto più firme per la partecipazione alle primarie PD (ben 11.000). Andrea Cozzolino non vorrebbe altri candidati a competere ma questa possibilità non è esclusa. Ci potrebbe essere molto presto, quindi, l’ingresso nella competizione di una quarta persona. Con la possibilità che si svolgano sia primarie di partito che di coalizione (è stato richiesto da Idv e Partito socialista), come ricorda la stessa Tartaglione. Oppure, come auspicato da Roma, potrebbe spuntare una candidatura unitaria che farebbe, a quel punto, saltare l’appuntamento dell’11 gennaio. Le acque appaiono almeno in superficie, calme, manca un po’ di limpidezza.

Va detto che il rinvio non è un grave danno per il PD. Stefano Caldoro (PDL) non è detto si ricandidi e il suo partito brancola nel buio. Questo nonostante i tentativi di Berlusconi di rianimarlo a livello nazionale. Un Berlusconi, che si è detto credere alla possibilità di fare un buon risultato in Campania, dopo le batoste delle regionali in Emilia Romagna e Calabria. Il Movimento Cinque Stelle non ha ancora ufficializzato alcun nome.

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