“E’ una frase storica perché ha infranto il linguaggio diplomatico e retorico”
Caro direttore, molti commentatori hanno sottolineato l’irritualità della famosa frase del Papa sul pugno che avrebbe dato a chi avesse offeso la madre. Nessuno, naturalmente, ha visto nella frase del Papa un invito all’utilizzo della violenza estrema nei confronti di chi offende la fede religiosa di un altro; la contestuale e ferma condanna degli uccisori dei redattori di Charlie Hebdo ha evitato in partenza che sorgessero tali equivoci.
Sarebbe stato assurdo interpretare in questo modo il pensiero del Papa. Altri commentatori lo hanno criticato; secondo il teologo Vito Mancuso il Papa avrebbe dovuto dire: a chi insulta mia madre rispondo che questo è il segno della tua ignoranza. Secondo me, invece, la frase del Papa è una frase storica perché ha infranto il linguaggio diplomatico e retorico per sottolineare una cosa fondamentale: le credenze religiosi sono importanti e vanno rispettate e chi non lo fa si deve aspettare una reazione che può arrivare anche all’aggressione.
L’aggressione, naturalmente, in questo caso va intesa come un gesto istintivo che è comprensibile ma non giustificabile. In questo modo, secondo me, il Papa ha dato un riconoscimento importante alla sensibilità religiosa dei musulmani e ha, indirettamente, favorito una grossa distensione nei rapporti tra i musulmani e i cristiani. Una frase come quella detta dal Papa vale più di mille discorsi ufficiali nel far capire lo spirito amichevole con il quale la Chiesa di Roma guarda ai rapporti col mondo musulmano.
Cordiali saluti
Franco Pelella
FOTO: tratta da panorama.it