Tagli alle strutture destinate ai disabili, oggi sit-in davanti alla Regione

1600 i posti letti soppressi sulla base dei decreti di Palazzo Santa Lucia

disabile-carrozzinaNapoli, 21 gennaio – Un sit-in di protesta per i tagli alle strutture destinate ai disabili è previsto per questa mattina dinanzi Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania.

Dopo la firma dei decreti 108 e 121 dello scorso ottobre da parte del presidente della Giunta e Commissario per la Sanità, Stefano Caldoro, sarebbero infatti ben 1600 i posti letti soppressi presso le strutture sanitarie regionali che ospitano pazienti disabili affetti da patologie psichiche e sensoriali.

Il provvedimento entrerà in vigore il prossimo 1 febbraio, ma le proteste in tal senso non si sono fatte attendere.

Antonio Marciano, vicecapogruppo regionale del Partito Democratico, ha commentato la faccenda dichiarando che “I due decreti 108 e 121, firmati lo scorso ottobre dal Presidente della Giunta nonché Commissario per la sanità Stefano Caldoro, sono un ulteriore colpo al welfare regionale e a danno dei disabili, in particolare di quelli affetti da disturbi psichici e sensoriali”.

Inoltre, commenta ancora Marciano: “l’adeguamento delle strutture per la riconversione, però, richiede almeno due anni: nel frattempo, i pazienti saranno dislocati dove c’è disponibilità, ovvero in residenze sanitarie di riabilitazione, RSA per anziani o RSA per disabili non autosufficienti, secondo una disposizione matematica, che non tiene conto delle cure e dei programmi specifici per queste persone. Si cancella la possibilità della semiresidenzialità per queste patologie, che in questi anni ha significato impegno in terapie occupazionali con risultati straordinari per gli ammalati, che hanno potuto giovare di attività diurne e programmi di socialità che ne hanno limitato lo stato di marginalità e offerto un importante sostegno alle loro famiglie. Per ultimo, ma non meno grave, con i provvedimenti si mina il destino lavorativo di tantissimi operatori, che non avranno alternativa al licenziamento”.

I comuni più colpiti dagli effetti determinati dai nuovi decreti sono quelli appartenenti all’area costiero-vesuviana, di competenza dell’Asl Napoli 3 Sud, tra cui in prevalenza San Giuseppe Vesuviano, Ottaviano, Palma Campania, Striano, San Gennaro Vesuviano, Terzigno e Poggiomarino.

Con un Comunicato Stampa la Regione fa sapere intanto che: “a seguito degli indirizzi e in conformità con i parametri nazionali, per rispondere alla domanda di assistenza ad adulti o anziani non autosufficienti, ha previsto 2.306 posti di riabilitazione per disabili, 3.170 posti in residenze sanitarie per disabili, 9.424 in residenze sanitarie per non autosufficienti, per un totale circa 15.000 posti. La Regione è riuscita a non tagliare nessun posto per disabili, recuperando posti con la riconversione di altre attività”.

Sul piede di guerra anche il gruppo consiliare del PSI in Regione Campania che oggi aderirà alla manifestazione di protesta organizzata dalle famiglie dei disabili.

Proprio il capogruppo del PSI, Corrado Gabriele, ha infatti sottolineato che “in un Paese normale non dovrebbe accadere che 1530 disabili mentali maggiorenni vengano messi alla porta dalle strutture che fino a ieri li accoglievano, e la Regione dovrebbe occuparsi di come migliorare la qualità dell’assistenza ai disabili e non di come azzerarla”.

Ma intanto la Regione ribadisce che “non ci saranno problemi per gli assistiti, perché tutto l’esistente continuerà a funzionare fino alle nuove attivazioni o riconversioni che riguarderanno circa 5.000 posti in più rispetto all’esistente”.

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