La scuola fa ricorso al Tar contro la delibera della Regione Campania che impone l’accorpamento all’ IISS Isabella D’Este
In seguito alla decisione della giunta Caldoro, l’istituto per l’industria e l’artigianato Caselli rischia l’accorpamento all’istituto professionale Isabella D’Este.
La scuola, di età borbonica, occupa i locali all’interno del parco di Capodimonte dal 1773, quando Ferdinando IV li assegnò quali sede della Real Fabbrica Fernandinea che sostituì la Real Fabbrica della Porcella istituita 30 anni prima da Carlo di Borbone.
Il Caselli, che da allora rappresenta un’eccellenza campana in tutto il mondo, rischia l’accorpamento e lo sfratto dagli storici locali di Capodimonte per decisione della Regione Campania.
L’istituto che già il 13 giugno 2013 aveva tentato, senza successo, di ottenere il riconoscimento dello status di indirizzo raro per eludere il dimensionamento, ritenuto inopportuno per un istituto della sua importanza, ora è costretto a fare ricorso al Tar per evitare che l’eccellenza, la tradizione, e la sua storia possa andare perduta.
Non resteranno inermi gli studenti, i docenti e i dirigenti dell’istituto che protestano contro il provvedimento della giunta facendo richiesta di autonomia per la gestione dell’I.I.S.S. “Giovanni Caselli”. (vai al documento)
FOTO: tratta da ilmattino.it