La Grecia esulta, l’Europa si preoccupa. Da Atene un forte “NO” all’austerity: Tsipras vince le elezioni con 149 seggi e annuncia la fine della Troika

Vendola: “La Grecia manda un messaggio straordinario: è da sinistra che si cambia l’Europa, è da sinistra che si salva l’Europa”

Tsipras25 gennaio – “Cittadini di Atene, la Grecia oggi ha voltato pagina. È tornata la speranza, la dignità, l’ottimismo. È una cosa senza precedenti”.
Queste le prime parole di Alexis Tsipras, leader del partito di sinistra Syriza che in Grecia ha stravinto le elezioni con 149 seggi in parlamento, solo due in meno rispetto alla maggioranza assoluta (151 seggi su 300). Il premier uscente, Antonis Samaras, ha raggiunto il 27,99% con il partito Nea Deimokratia, 6,32% dei voti per l’estrema destra di Alba Dorata, 5,98% per il partito di centrosinistra Potami.

Sferzata a sinistra quindi, per una campagna elettorale, basata espressamente sul no all’austerity e sulla rinegoziazione del debito greco con i creditori internazionali. “Oggi il popolo greco ha fatto storia”: queste le prime parole di Tsipras dinanzi alla folla riunitasi in piazza ad Atene in attesa del risultato definitivo, annunciando la fine della Troika e definendola “una cosa del passato” dal momento che “il voto contro l’austerità è stato forte e chiaro”.

Immediate le reazioni anche dall’Italia, dove Nichi Vendola, leader di Sel, ha commentato il risultato raggiunto con un tweet: “La Grecia manda un messaggio straordinario: è da sinistra che si cambia l’Europa, è da sinistra che si salva l’Europa. Grazie Alexis, grazie compagni e compagne greci: una speranza contro la stupida e cinica politica dell’austerity”.
Lo stesso Tsipras ha subito dichiarato in merito: “voglio rassicurarvi che il nuovo governo greco sarà pronto a collaborare con tutti gli amici europei per far ritornare l‘Europa nella stabilità e nella crescita”.

Anche Gianni Pittella (Pd), presidente del gruppo dei Socialisti europei al Parlamento europeo, ha commentato la vittoria: “Il popolo greco ha deciso chiaramente di dire basta all’austerità e ai diktat della Troika, chiedendo un nuovo governo capace di portare avanti politiche miranti alla crescita e a una maggiore giustizia sociale. A questo punto, la rinegoziazione del debito Greco, e in particolare l’estensione dei termini del programma di rientro, non deve essere più considerata come un tabu”.

Non si è fatto attendere nemmeno Matteo Salvini (Lega Nord), il quale ha subito sottolineato: “Elezioni in Grecia, un bello schiaffone all’Unione Sovietica Europea dell’Euro, della disoccupazione e delle banche. Adesso tocca a noi! Purtroppo, per colpa di Monti, Letta e Renzi, se Tsipras non pagherà una parte del debito, a rimetterci saranno gli italiani”.

FOTO: tratta da ansa.it

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