Gelo con Forza Italia, ma “I numeri ci sono e andremo avanti”
5 febbraio – Nel giorno seguente allo stop del patto del Nazareno da parte di Forza Italia, il premier Renzi guarda con fiducia al futuro del governo, dichiarando senza esitazioni che “con Alfano è finita bene, il governo va avanti fino al 2018 con Ncd dentro”.
Già dal mattino, è la volta di Debora Serracchiani a dar la carica al PD: “I numeri ci sono e andremo avanti”, così come Ettore Rosato che dichiara: “Troveremo tutti i numeri di cui abbiamo bisogno per approvare le riforme. C’è un impegno serio tra forze politiche che va portato fino in fondo”.
Intanto pur non mancando risultati piuttosto incoraggianti per l’esito delle riforme, non c’è da star tranquilli al Senato.
In merito alla questione Fi, pungenti le parole della Serracchiani: “A noi semplifica la vita l’assenza di Berlusconi e di Brunetta”, ma il rischio principale per il partito di Forza Italia riguarda l’eventualità che il PD possa cogliere l’occasione per suggellare una legge elettorale a suo piacimento.
In merito non ha dubbi Vannino Chiti: “Correggere le riforme si può e a mio avviso si dovrebbe, con o senza Forza Italia”.
Intanto Renzi si concentra anche sull’eventuale creazione di un ministero per il Sud riguardante la competenza sui fondi Eu, per cui sembrerebbero già in lizza Anna Finocchiaro, Valentina Paris, Anna Ascani, Stefania Covello e Teresa Bellanova.
Altra carne a cuocere è data dalla “sostituzione lampo” della Lanzetta, oltre alle questioni altrettanto fondamentali in merito al jobs act, alla delega fiscale e al decreto sulle popolari. In particolare sul decreto che dovrebbe portare le banche popolari più grandi a diventare spa, il premier afferma: “sono pronto a mettere la fiducia”. Bisogna togliere “le banche di mano ai signorotti locali. Ai soliti noti. E io non accetto nessun giochino su questa roba”.