33.500 euro di Pil per gli abitanti del Nord contro i 17mila e 200 del Sud
9 febbraio – I dati resi noti dal Report Istat del 2013 in merito ai conti economici territoriali, evidenziano un enorme divario tra Nord e Sud per il Pil pro capite. Svetta il Nord-Ovest con 33,5 mila euro, contro i 17,2 mila euro registrati nel Mezzogiorno.
Come evidenziato nel report stesso, il Sud “presenta un differenziale negativo molto ampio. Il suo livello è inferiore del 45,8% a quello del Centro-Nord, quindi praticamente dimezzato”. In particolare, nel corso del 2013 il Pil è diminuito rispetto al 2011 in quasi tutte le regioni d’Italia, eccezion fatta per la città di Bolzano e per la Campania.
Proprio a Bolzano il Pil pro capite risulta pari a 39,8 mila euro, seguito da Valle d’Aosta e Lombardia (rispettivamente con 36,8 e 36,3 mila euro). Nel 2013, il divario economico tra Nord e Sud si è reso evidente anche in merito alla spesa per consumi finali delle famiglie a prezzi correnti, risultata pari a 18,3 mila euro per gli abitanti del Centro-Nord e pari a 12,5 mila euro per quelli residenti nel Mezzogiorno.
La grave congiuntura economica è evidenziata in contemporanea anche da un recente studio Svimez in cui si evidenzia il calo del potere d’acquisto per le famiglie italiane, pari al 9% (all’incirca 1.664 euro per ogni cittadino).
Di conseguenza, a risentirne maggiormente nel periodo tra il 2007 ed il 2012 sono stati i giovani e gli abitanti del Sud Italia, laddove in un nucleo familiare con capofamiglia under 35 ed un tasso di occupazione del 50% (solo uno su due lavora), i redditi sono diminuiti del 24,8%, contrariamente al Nord dove si è registrato un trend positivo con una crescita pari all’1,7%.