Rapporto Legambiente: qualità della vita condizionata da polveri sottili, buco nell’ozono e rifiuti

Secondo il rapporto Noi Italia e Legambiente, dal 2012 al 2015 in Italia sono peggiorate le condizioni di vita per l’inquinamento

parco verdePolveri sottili – “Nel 2014 il 34,4% delle famiglie italiane segnala problemi relativi all’inquinamento dell’aria nella zona di residenza e il 18,4% lamenta la presenza di odori sgradevoli”. Sono infatti 11 su 63 (il 21%) le città in cui sono stati superati i limiti previsti per il PM2,5 (26mg/mc come media annuale); situazione critica anche per il biossido di azoto dove il 18% (15 capoluoghi) sono risultati fuori dal limite medio annuo e decisamente più critica la situazione relativa all’ozono troposferico (O3) in cui il 59% delle città monitorate (50 su 86) ha superato i 25 giorni previsti dalla legge.

Nel 2014 sono risultati ben 33 su 88 i capoluoghi (il 37% di quelli monitorati) in cui almeno una centralina di monitoraggio urbana ha superato il limite di 35 giorni oltre la soglia massima ammissibile per il PM10.

Nel 2015, dall’inizio dell’anno ad oggi, 32 capoluoghi hanno registrato oltre 10 giorni di superamento della soglia massima giornaliera consentita di PM10 e in 14 si è registrato un superamento un giorno su due.

Anche se si registra un miglioramento dell’inquinamento atmosferico nelle nostre città e una riduzione nelle emissioni di alcuni inquinanti negli ultimi anni, i livelli di esposizione dei cittadini rimangono elevati e spesso ancora ben oltre le soglie consentite dalla normativa. La cattiva qualità dell’aria nelle aree urbane inoltre è alla base di una procedura d’infrazione relativa alla mancata applicazione della direttiva 2008/50/CE aperta nel luglio scorso.

Rifiuti solidi urbani – Nel 2013 sono stati raccolti 491,3 kg di rifiuti urbani per abitante, circa 12,5 kg in meno rispetto all’anno precedente”, ed inoltre viene smaltito in discarica il 36,9% dei rifiuti raccolti nel Paese, con un trend in diminuzione rispetto al 2012. “A raccolta differenziata viene avviato il 42,3% dei rifiuti urbani, con un incremento del 2,3% rispetto al 2012; con “forti differenze” geografiche che vede il nord-est del Paese con il 58,8%, in cima alla classifica.

Verde pubblico – Nel 2013 si sono registrati 32,2 metri quadrati per ciascun abitante, con un incremento dello 0,7% rispetto al 2012; in tutto nel 2013 il verde urbano rappresenta il 2,7% del territorio dei comuni capoluogo, pari a 577 milioni di metri quadrati.

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