La programmazione entra nelle classi. L’idea della Samsung per avvicinare i bambini in modo intelligente alla tecnologia. Sì al ragionamento e al problem-solving per un futuro digitale in cui i bambini saranno in prima fila
Largo spazio al coding nelle scuole. Il futuro nell’era digitale è la programmazione. E allora come non iniziare proprio dai bambini. Saranno loro, i più piccoli, i protagonisti della rivoluzione digitale che si preoccupa di insegnare non solo come usare il computer, ma capire proprio “come funziona”. A dare man forte agli insegnanti di tutta Italia arriva il progetto “Smart Coding” promosso dalla Samsung.
L’azienda di nazionalità sudcoreana si pone l’obiettivo di avvicinare i bambini alla tecnologia in modo completamente nuovo. Siamo circondati, infatti, da bimbi che si divertono utilizzando tablet, computer e giochi elettronici. Nuovi passatempi che hanno completamente surclassato le vecchie bambole e macchinine, con grande pena dei più grandi a volte. Ma in che modo i bambini li utilizzano, c’è da chiedersi. Il più delle volte in modo sbagliato, ripetendo costantemente gli stessi giochi, senza insomma stimolare né la creatività né la capacità di ragionamento.
Ecco, il proposito della Samsung è quello di dimostrare che un modo intelligente per utilizzare la tecnologia c’è e si può, anzi si deve, insegnare ai più piccoli. Gli scienziati parlano di pensiero computazionale, ovvero la capacità di risolvere i problemi con l’aiuto dell’informatica. Sembrerà qualcosa di estremamente complicato e invece il progetto “Smart Coding” vuole far capire che il problem-solving è proprio un gioco da ragazzi.
750 scuole e quasi 1000 classi in tutta Italia che spalancheranno le porte al coding. Ognuno di loro riceverà dalla Samsung dei kit di lavoro con i quali realizzare dei progetti digitali da caricare entro il 28 maggio su una piattaforma multimediale creata appositamente per l’occasione. “Ci stiamo impegnando a fondo per sviluppare anche in Italia iniziative che promuovano l’evoluzione dell’apprendimento attraverso l’utilizzo di strumenti digitali, con l’obiettivo di sviluppare la curiosità per il mondo e il pensiero critico anche nei più piccoli.”, ha dichiarato Mario Levrotto, direttore della Samsung Eletronics Italia.
E sarà proprio la Samsung a selezionare i dieci migliori progetti inviati dalle scuole dando loro in premio tablet ed e-board per continuare, anche dopo la fine del progetto, il percorso di educazione informatica. “Smart Coding rientra all’interno di questa strategia, proponendosi di stimolare i nostri ragazzi ad esprimere e a mettere in pratica la propria creatività nell’era digitale, in linea con quanto richiesto con sempre maggior forza dall’Unione Europea, dal MIUR e dalla Società”, continua Levrotto.
Dal risultato di una ricerca condotta, infatti, dall’Osservatorio nazionale sui Media e i Contenuti Digitali a scuola, che ha ritratto la difficoltà degli insegnanti ad avviare i bambini al mondo digitale, nasce l’idea di affiancargli uno “Smart Team”. Una squadra composta da 25 educatori specializzati che gireranno per le scuole per supportare i lavori ed aiutare i bambini.
In più sono ben 20.300 i docenti di scuola primaria e secondaria di primo grado che hanno ricevuto istruzioni, consigli direttamente dai tecnici della Samsung. Se i bambini devono avvicinarsi alla tecnologia è bene anche infatti che la tecnologia si avvicini ai loro insegnanti, permettendogli di capire come condurre per mano i bimbi in questo percorso di educazione digitale.