L’ex terrorista rosso è stato arrestato ieri dalla polizia federale brasiliana in seguito all’annullamento del permesso di soggiorno ma è stato subito rilasciato dopo l’accoglimento del ricorso dei suoi legali
Brasile, 13 marzo – Ennesimo colpo di scena nell’intricata vicenda che riguarda Cesare Battisti, l’ex militante dei Proletari armati per il comunismo che in Italia è stato condannato alla pena dell’ergastolo per 4 omicidi e che lo scorso 3 marzo si è visto annullare il permesso di soggiorno in Brasile dal giudice federale Adverci Rates decretandone l’espulsione dal Paese.
Ieri pomeriggio l’ex militante dei Pac è stato arrestato dalla polizia federale brasiliana mentre si trovava nella sua casa di Embu das Artes, nello stato di San Paolo. Il fermo sembrava preludere all’espulsione in Francia o in Messico, le sue ultime residenze prima di entrare in Brasile con documenti falsi.
Dopo poche ore Battisti è stato liberato in seguito all’accoglimento del ricorso presentato dal suo legale Igor Sant’Anna Tamasauskas il quale sostiene che non è competenza del giudice di primo grado decidere sull’espulsione e ha annunciato un’azione legale contro il giudice federale che ha decretato l’espulsione del suo assistito.
FOTO: tratta da ansa.it