I dati sono forniti da Bankitalia che fotografa una situazione disperata
Cifre alte di disoccupati dal 2008 al 2014, si è passati da 1,7 milioni a circa 3,2 milioni accertate da Bankitalia, mostrando come il tasso sia arrivato a 12,7% nel complesso della popolazione e al 42,7% tra i giovani con meno di 25 anni. Cifre raddoppiate rispetto al 2011, in cui si erano contenute, e dove la minore offerta di lavoro, legata all’uscita dal mercato dei lavoratori ‘scoraggiati‘, aveva contenuto il tasso di disoccupazione, salito all‘8,4%, dal minimo storico del 6,1% raggiunto nel 2007.
Ma oggi, di fronte a una perdita di ulteriori 300.000 posti di lavoro, le persone in cerca di impiego sono aumentate di oltre un milione, mentre tra i giovani il tasso è rimasto statico al 27,1% grazie alla maggiore partecipazione all’istruzione secondaria e terziaria, che rimanda l’ingresso nel mercato, anche se le condizioni economiche familiari e l’aumento della tassa di iscrizione hanno ridotto le immatricolazioni e obbligato gli studenti già iscritti a ridurre i tempi di laurea. Nonostante questo, i giovani che non lavorano né cercano un impiego sono scesi all’11,9%, i disoccupati di lunga durata sono aumentati invece del 14,8%, passando dal 45,2% del 2008 al 60% delle persone in cerca di lavoro.