Il giorno prima che ci chiamasse la redazione di Amici per un provino avevamo preso un biglietto Ryanair per Londra

Dopo aver autoprodotto molti album e dopo tante serate-gavetta ovunque, il trio con all’attivo oltre 500 concerti in due anni, hanno ripercorso le tappe della loro carriera musicale fatta anche di porte chiuse: “nessuna radio voleva puntare su di noi. Ebbene eravamo pronti a partire da zero, in un posto in cui le nostre ambizioni avevano modo di esistere. È un mestiere che si impara facendolo il nostro. E dobbiamo ringraziare Amici perché mi ha consentito di tradurre in un linguaggio comprensibile qualcosa che veniva etichettato come alternativo e underground, ossia un modo fine per dire che si cantava solo nelle cantine di tutte italia dove mangi la peggiore roba: questo era prima di Amici”.
“Da quando siamo partiti il nostro sogno era di far arrivare a tutti e la mia voce – ha sostenuto Stash – mi consente di cantare meglio in inglese. Renga mi ha permesso di testare la voce in italiano anche se sembravo un altro cantante: prima la lingua era un limite, oggi è una possibilità ulteriore. È stata una vittoria “Amici”, siamo riusciti a far entrare nella testa delle persone qualcosa che non è proprio italiota”.