Lilia Bayzigitova, la seconda moglie di Di Matteo, è la donna per cui si sarebbe scatenata la furia omicida di Vincenzo Di Balsamo, posto ora agli arresti dai Carabinieri di Acerra
Napoli, 20 giugno — Gli da fuoco per gelosia e lo uccide. È successo in via Pascoli ad Acerra, nel napoletano, nella notte tra il 18 e il 19. La vittima è deceduta ieri all’ospedale Cardarelli di Napoli dove era stato trasportato d’urgenza, per le ferite gravissime riportate per le grandi ustioni su tutto il corpo, trasferito dalla Clinica Villa dei Fiori dove aveva ricevuto il primo soccorso.
Raffaele Di Matteo di 52 anni è stato aggredito da un uomo, che secondo le prime indagini, lo voleva morto per motivi passionali, per gelosia. Si uccide ancora anche per questo, per amore, o meglio per una parvenza di amore, che degenera in ossessione, in violenza, fino a rendere un individuo un assassino spietato.
I Carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna e della stazione di Acerra hanno fermato e messo agli arresti Vincenzo Di Balsamo, l’uomo che si presume abbia ucciso il rivale in amore versandogli del liquido infiammabile sul corpo per poi dargli fuoco. Ad accusarlo prima di morire la stessa vittima, così come raccontato anche dalla compagna di Di Matteo, Antonietta Esposito, una giovane ragazza di 24 anni.
L’uomo arrestato, dopo essersi reso autore di una scena di orrore inverosimile, come si vedono nei film, si era dato alla fuga lasciando la sua vittima a morire divorato dalle fiamme. I carabinieri stanno ora procedendo nelle indagini e nella raccolta delle prove e delle dichiarazioni dell’unico sospettato.
La donna per cui si sarebbe scatenata la furia omicida di Di Balsamo, è la seconda moglie di Raffaele Di Matteo, Lilia Bayzigitova, dalla quale si era separato da un anno e mezzo. Di Matteo aveva sette figli, sei dalla prima moglie e un bambino di soli quattro anni avuto dalla seconda moglie.