Il neogovernatore della Campania si prepara con una precisa strategia alla sospensione causa Legge Severino. Sospensione che probabilmente avverrà dopo la prima seduta consiliare di inizio luglio
Vincenzo De Luca, neogovernatore della Regione Campania, avrebbe scelto il suo successore e si tratterebbe di Fulvio Bonavitacola. L’avvocato salernitano esponente del Partito Democratico, potrebbe essere chiamato a sostituire De Luca nelle sue funzioni, se e quando questo verrà sospeso ai sensi della Legge Severino, a causa della condanna per abuso d’ufficio emessa nell’ambito dell’inchiesta sul termovalorizzatore di Salerno.
La notizia di Bonavitacola come vice presidente della Campania è un’ipotesi che starebbe prendendo sempre più piede. Si tratta di una personalità che il neogovernatore campano conosce molto bene, in quanto Bonavitacola è stato consigliere comunale, assessore ai lavori pubblici e vice sindaco del Comune di Salerno. Inotre ha ricoperto negli anni la carica di presidente dell’Autorità Portuale di Salerno e componente dell’Ufficio di Presidenza Assoporti. Dal 5 marzo 2013 è deputato nella XVII Legislatura. Insomma, la nomina sarebbe un premio, oltre che rispondere all’esigenza di lasciare la Regione nelle mani di un fedelissimo.
Secondo indiscrezioni, ci sarebbe già una strategia dettata da Palazzo Chigi per far scattare la sospensione dell’ex sindaco di Salerno in un preciso momento. Dopo la proclamazione degli eletti che avverrà in settimana, il consigliere Rosetta D’Amelio convocherà la prima seduta consiliare, che potrebbe tenersi tra la fine di giugno e inizio luglio. Al termine del primo Consiglio, De Luca nominerà la giunta. Solo a quel punto scatterebbe la sospensione, che secondo gli avvocati di De Luca e del governo, è un atto recettizio e va pertanto notificata al Consiglio regionale, che deve prenderne atto e non può farlo subito perché la priorità (in base allo statuto) va agli adempimenti obbligatori.
In queste ore è attesa la sentenza del Tribunale ordinario di Napoli, chiamato a decidere sulla sospensione del sindaco di Napoli Luigi de Magistris anche lui condannato (in altra vicenda) per abuso d’ufficio e anche lui alle prese con gli impedimenti derivanti dalla Legge Severino. Un pronunciamento questo, che è seguito con grande apprensione oltre che da de Magistris stesso anche da De Luca, in quanto i due potrebbero essere accomunati da identico destino e costretti entrambi ad allontanarsi dai rispettivi ruoli per un periodo di tempo più o meno lungo.