La salma del 32enne rumeno scomparso domenica scorsa ritrovata dai sommozzatori
Ancora un alone di mistero sulla morte di Lupu Gheorghita, il 32 enne di nazionalità rumena, rinvenuto intorno alle 15 di martedì 14 luglio nelle acque del lago artificiale di Letino, situato in provincia di Caserta. A ritrovare la salma, i sommozzatori messi in allarme dalla denuncia della sorella di Lupu che ne aveva denunciato la scomparsa la sera precedente.
I fatti. Doveva essere una domenica pomeriggio di relax da passare con i propri familiari quella di Lupu, ma qualcosa non è andato nel verso giusto. Lupu era in compagnia della sorella e del cognato. Questi ultimi due nel corso del pomeriggio decidono di fare una passeggiata. Al loro ritorno però non trovano più il giovane, ma solo i suoi indumenti e il telefono cellulare. Naturale pensare ad una nuotata, ma ad un certo punto, dopo alcune ore è scattato l’allarme, visto che Lupu non era più tornato.
La scoperta. Una volta effettuata la denuncia presso i Carabinieri di Piedimonte Matese, entrano in azione i Vigili del Fuoco con i sommozzatori e le unità cinofile coadiuvate dalla Forestale per cercare il giovane rumeno scomparso, che purtroppo però è stato ritrovato dai sub a quattro metri di profondità nelle acque del lago Letino.
Le cause. Naturalmente bisognerà aspettare l’esito dell’autopsia per capire cosa sia successo, ma da una prima analisi non sembrano esserci segni di violenza, il che farebbe ipotizzare un malore del giovane, magari causato da una congestione o l’essersi arrischiato in acque che presentano un fondale non agevole, che potrebbe essere stato fatale.