Oltre 6000 candidati suddivisi tra il Palapartenope, il Palabarbuto e il polo universitario di Monte Sant’Angelo, per svolgere i test di ammissione per le professioni sanitarie. 60 domande su matematica, biologia, chimica, test di logica più due domande di cultura generale
Napoli, 4 settembre – Erano più di 6000 a Napoli, questa mattina, le aspiranti matricole che hanno svolto i testi di ammissione all’università per le professioni sanitarie. Dall’infermiere al fisioterapista, dal radiologo al logopedista; un piccolo esercito di neodiplomati e non, pronti a giocarsi il tutto per tutto nella speranza di un futuro migliore. I candidati sono stati suddivisi tra il Palapartenope e il Palabarbuto per la Sun (Seconda università di Napoli) e il polo universitario di Monte Sant’Angelo per la Federico II.
All’ateneo federiciano risultavano 3439 domande di partecipazione. Si sono presentati in 3231, quasi tutti, di fronte ai cancelli del complesso universitario di Fuorigrotta. Un fiume di ragazzi ospitati in 50 aula dove anno svolto il test. All’esterno una schiera di familiari ad attenderli, in trepidazione per l’attesa.
Per la Sun i 2984 aspiranti sono stati divisi tra il Palapartenope, struttura che solitamente ospita eventi e concerti, e il vicino Palabarbuto, dove hanno luogo le partite della squadra di basket partenopea. Un immagine insolita è stato vedere le rovine del vecchio palazzetto dello sport, Palargento letteralmente invaso dalle auto trasformandosi in un parcheggio.
La prova ha avuto regolarmente inizio alle ore 11.00. Nel foglio 60 domande riguardanti matematica, biologia, chimica, test di logica e due domande di cultura generale: una sul significato di “guerra fredda”, l’altra che chiedeva conto della manzoniana espressione “sciacquare i panni in Arno”.