Weekend con Omar Sosa, Tullio De Piscopo, ONJ con James Senese e Don Pasta a Pomigliano d’Arco. Gran finale all’anfiteatro di Avella con Goran Bregovic
Pomigliano Jazz in Campania torna nella città natale del festival: al Parco delle acque di Pomigliano d’Arco si alterneranno per una due giorni non solo musicale (ingresso gratuito). Oggi tocca a due grandi della musica partenopea: Tullio De Piscopo con il Napoli Jazz Project e James Senese ospite dell’Orchestra Napoletana di Jazz diretta da Mario Raja. In chiusura di serata spazio alla performance del cuoco poeta DonPasta con “Artusi Remix”. Nella giornata di ieri si sono esibiti il pianista Omar Sosa con il Quarteto AfroCubano, As One Quintet e dj Frank Dian.
In programma, inoltre, lo spettacolo per bambini “Come Alice… Jazz” a cura della compagnia I Teatrini per la regia di Giovanna Facciolo, tratto da Lewis Carroll con musicisti e attori in scena nel pomeriggio dell’11 e 12 settembre (ore 17:30) ai Giardini d’infanzia di Pomigliano d’Arco.
Gran finale il 13 settembre per il festival ideato e diretto da Onofrio Piccolo, all’anfiteatro romano di Avella con la festosa fanfara balcanica di Goran Bregovic con la Wedding and Funeral Orchestra. Ad aprire il concerto del compositore bosniaco sarà Simona De Rosa col nuovo progetto “Waves”, prodotto dai fratelli Scannapieco (biglietti in vendita sul circuito Azzurroservice: 25 euro platea, 15 euro gradinata).
Ogni giorno, oltre ai concerti in programma anche itinerari turistici e visite guidate, oltre ai seminari di guida all’ascolto del jazz, le degustazione di prodotti tipici a cura di Slow Food con “Le Note di Gusto” e la mostra “Storie di Jazz – Venti anni di Jazz in Campania” .
Per questa sera 12 settembre, dalle 20:30 l’Orchestra Napoletana di Jazz, ensemble che comprende i migliori jazzisti campani, diretto da Mario Raja e prodotto da Pomigliano Jazz, ospita per un inedito concerto il grande James Senese. Dopo aver diviso il palco con leggende del jazz come Joe Lovano, Archie Shepp, Randy Weston, Richard Galiano solo per citarne alcuni, l’ONJ accoglie on stage il sassofonista simbolo del Neapolitan Power. Un personaggio emblematico della contaminazione tra la cultura mediterranea e quella d’oltreoceano, tra napoletanità e il blues. In scaletta rivisitazioni di “Manama”, “Acquaiuo’ l’acqua è fresca”, “Alhambra” e altre sorprese.
A seguire tocca al maestro del ritmo: Tullio De Piscopo con il suo Napoli Jazz Project. Insieme al batterista, percussionista e compositore partenopeo che festeggia i 50 anni di carriera ci sono quattro straordinari musicisti: Antonio Onorato (chitarra e breath guitar), Joe Amoruso (piano), Dario Deidda (basso e contrabbasso) e Luigi Di Nunzio (sax alto). Dal vivo, De Piscopo ripercorrerà in chiave jazz il filone melodico che ha segnato la sua prestigiosa carriera.
Finale con il cuoco-poeta Don Pasta in scena con “Artusi Remix”: un caleidoscopio di musica e cucina dal vivo intrecciata a narrazione, spunti teatrali e immagini, con l’ausilio di due musicisti in scena, Marco Bardoscia e di Raffaele Casarano.