Il presidente della Regione Campania diplomatico sul commissariamento di Bagnoli: “Le decisioni di merito relative al destino futuro di Bagnoli non possono che essere espresse dalle istituzioni del territorio” ma il Governo ha deciso per il commissariamento per i trent’anni di immobilismo. Trent’anni con il Pd alla guida della Città e della Regione
Cosa farà Vincenzo De Luca durante la guerra a colpi di carte bollate che vedrà impegnati nelle prossime settimane Comune di Napoli e governo sulla questione commissariamento di Bagnoli? Al momento non è dato saperlo. Il presidente della Regione Campania riguardo al commissariamento continua ad avere toni molto diplomatici, al contrario di quelli del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, nettamente contrario all’iniziativa del governo (vai all’articolo).
“Le decisioni di merito relative al destino futuro di Bagnoli – ha scritto in una nota De Luca – non possono che essere espresse dalle istituzioni del territorio, insieme ai soggetti economici, sociali e culturali presenti a Napoli ed in Campania. Non è commissariata la volontà democraticamente espressa dai cittadini. La cabina di regia può essere il luogo e lo strumento da utilizzare a tale scopo”. E ancora: “Occorre far presto. Occorre recuperare i gravi ritardi che ci sono stati. Sulla questione del commissariamento si sono espresse in questi mesi opinioni diverse o divergenti, del tutto legittimamente. Oggi però non si ritiene utile per Napoli il protrarsi di conflitti istituzionali che rischiano di produrre solo altri intollerabili ritardi”.
Negli scorsi mesi De Luca aveva sposato le ragioni di entrambe le parti – Comune di Napoli e Governo –, individuando nella Regione l’unico soggetto in grado di mediare tra le due posizioni, garantendo tempi certi per l’inizio dei lavori. “Vi sono due punti di vista – affermava De Luca – che presentano entrambi delle ragioni. Il sindaco de Magistris che rivendica le competenze del Comune su un grande pezzo della città, ed io condivido questa posizione di principio. Poi c’è quello del Governo che afferma come dopo trent’anni di immobilismo ormai sia necessario un commissario. Probabilmente con me la Regione potrà essere l’elemento che tira fuori dall’imbarazzo tutti quanti. Se si seguono i miei tempi, in un anno cominciano ad aprirsi i cantieri”. Riuscirà De Luca nella sua opera di mediazione?
Trent’anni di immobilismo che ha visto il Partito Democratico alla guida della città per circa venti anni, con Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino, e dieci al comando della Regione Campania con l’inossidabile Presidente Bassolino.