A una settimana dalla strage di Parigi il terrore si sposta trecento chilometri più a Nord e porta il nome di Salah Abdleslam, che costringe il Belgio a dichiarare l’allerta massima e a chiudere, per paura di una Parigi-bis, tutta la sua capitale. Il rischio è di “attacchi imminenti”: si tratta del primo coprifuoco “preventivo” di una città europea, che cerca di difendersi da terroristi che ha cresciuto e fatto lavorare lei stessa, contro cui ora ha liberato tutte le forze di sicurezza che ha disposizione
Bruxelles, 22 novembre – “C’è il rischio di attentati simili a Parigi, gli obiettivi potenziali sono centri commerciali, trasporti comuni, grandi eventi, che saranno annullati per consentire di risparmiare forze dell’ordine”: è quanto ha affermato il premier belga Charles Michel in conferenza stampa.
L’allerta massima, livello 4 di 4, è scattata la notte scorsa dopo che l’antiterrorismo (Ocam) ha valutato “nuove informazioni ricevute”, dopo aver scoperto che il terrorista in fuga Salah avrebbe con sé la sua cintura esplosiva e si troverebbe a Bruxelles da giorni. Pronto a farsi esplodere, secondo le testimonianze di uno dei due amici che sabato scorso l’hanno riportato da Parigi a Bruxelles, e che ora ha cominciato a parlare. L’incredibile mobilitazione delle forze dell’ordine ha portato finora al ritrovamento di esplosivi e prodotti chimici durante alcune perquisizioni a Molenbeek e all’arresto di tre o quattro persone.
A raccontare la sorte di Salah, ricercato non solo dalla polizia di tutta Europa, ma anche dall’Isis che lo considera un vigliacco per non essersi fatto saltare in aria, sono stati alcuni suoi amici intervistati dalla Abc, contattati dallo stesso terrorista via skype per chiedere aiuto per tornare in Siria. Il terrorista avrebbe confessato agli amici di sentirsi accerchiato sia dalla polizia di tutto il mondo che dai jihadisti dell’Isis “che lo stanno sorvegliando”. Salah avrebbe anche detto di essere “dispiaciuto” per non essere riuscito a farsi saltare in aria dopo gli attacchi di Parigi.
Il primo cittadino di Bruxelles ha spiegato che le zone a rischio sono quattro in particolare, tutte molto frequentate il sabato soprattutto dalla borghesia brussellese: le vie dello shopping “per aristocratici” di Louise, il centro storico, l’area dello shopping “per ragazzi” Chaussèe d’Ixelles e la piazza antistante, Porte de Namur. Tutti luoghi che si sono svuotati in poche ore e che sono presidiati dalle pattuglie blindate dell’esercito in pattugliamento. Tale assedio si è verificato soltanto un’altra volta nella storia del Belgio, tra la fine del 2007 e l’inizio del 2008, quando la polizia scoprì un piano per far evadere il terrorista legato ad Al Quaeda Nizar Trabelsi e si temettero attentati in più zone. Anche ora si temono attacchi in più zone, tanto che in serata è arrivato l’ordine di chiusura anche per i ristoranti, i caffè e i pub. La città ha rispettato le consegne delle autorità, che chiudendo le zone a rischio hanno risparmiato forze da utilizzare nella “caccia agli uomini”. I cinema sono chiusi, sospesi i concerti, tra cui quello molto atteso dell’icona francofona Johnny Hallyday, nella sala da concerti Palais 12; chiusi gli uffici postali, le piscine e i più grandi centri commerciali di Bruxelles; chiusi anche i luoghi simbolo della città: l’Atomium, l’edificio a forma di atomo, e il Parlamentarium, il centro visitatori del Parlamento Ue; “out of order” anche le linee della metropolitana, mentre le partite delle due serie maggiori di calcio saranno rinviate.
Secondo alcune fonti non rivelate ufficialmente, Salah non sarebbe solo, con lui ci sarebbe un’altra persona, girerebbero in auto e a bordo avrebbero la cintura esplosiva. La polizia sta cercando di ricostruire i movimenti dei terroristi in fuga attraverso le informazioni frammentarie che stanno dando i tre complici arrestati finora, tutti accusati di fiancheggiamento nei fatti di Parigi ma non tutti d’aiuto alle indagini. Nel frattempo Bruxelles resta blindata, lo stato d’allerta sarà aggiornato domani alle 17.
Intanto nel pomeriggio di sabato sei persone sono state fermate dalla polizia a Bierges, a pochi chilometri a sud di Bruxelles. Le forze dell’ordine si sono presentate con camionette blindate e volanti. Sembra che la zona, in particolare un distributore di benzina, fosse frequentata da Salah. I giovani sono stati interrogati e, secondo la Derniere Heure e La Libre Belgique citando la polizia di Wavre, non sarebbero legati ai fatti di Parigi.
Arresti anche a Londra, dove nel primo pomeriggio tre individui sono stati fermati dopo che la loro auto, una Bmw di colore grigio metallizzato con targa belga, era stata sottoposta ad un controllo di routine a un incrocio non lontano dal Blackfriars Bridge, sulla sponda meridionale del Tamigi. La strada è stata fatta evacuare e i poliziotti hanno invitato di abbassare le saracinesche a diversi negozi, e di “stare lontano dalle finestre” ad avventori e dipendenti di bar e ristoranti. I tre alla fine sono finiti in manette non per un ipotetico attentato, ma semplicemente per l’accusa di aver rubato l’auto.
Un arresto anche in Italia, dove la polizia ha fermato stamani, alla stazione Termini di Roma, un ventiquattrenne di origini algerine nell’ambito di controlli anti-terrorismo. Il giovane è stato trovato in possesso di carta d’identità e patente falsi, entrambi apparentemente emessi dalle autorità del Belgio.