Si accende sul social network la campagna elettorale per le prossime comunali della città di Napoli. Prima tappa le primarie del centrosinistra
Napoli, 22 novembre – Si erano decise le primarie del Pd napoletano per il 7 febbraio prossimo, quando Antonio Bassolino, già sindaco di Napoli e poi presidente della Regione Campania, ha annunciato ieri su Facebook: “Mi candido“. Una modalità irrituale per chi ha una lunga storia di militanza politica in un partito in cui si dialoga nei circoli anche se spesso o sempre si decide altrove. Poi il secondo post dove ha precisato: “Mi candido di nuovo a Sindaco di Napoli“. Senza parlare di primarie. Quindi con o senza Pd, verrebbe da chiedersi.
L’obiettivo di Bassolino è “Unire Napoli contro le troppe divisioni” e mettersi “al servizio della città”. Intanto sul social, divenuto ormai vetrina e luogo di “confronto” politico, si ricominciano a vedere post con la “monnezza” che aveva invaso Napoli qualche anno fa, così come le foto delle balle mai smaltite che hanno invaso la provincia e che tanto costano alla collettività. Anche sul profilo Facebook del neo candidato. Tanto da provocare – come il popolo della rete ha lamentato – la censura con tanto di blocco dell’utente dissidente.
Intanto l’Ansa nella giornata di ieri ha pubblicato l’indiscrezione secondo la quale per il “Pd: ‘Bassolino non è nostro candidato’ – L’ipotesi di Antonio Bassolino come candidato al Comune di Napoli non è affatto vista in maniera favorevole dalla Segreteria nazionale del Pd. Lo si apprende da fonti del Nazareno, che sottolineano che non è dunque l’ex sindaco il nome che il Partito democratico ha deciso di mettere in campo per la conquista di Palazzo San Giacomo”.
Non solo, il Pd nazionale sarebbe orientato a far slittare le primarie al 20 marzo, dopo l’approvazione di un regolamento nazionale.
Inizia anche a scaldarsi la dialettica interna al Pd Napoli. Dopo la lettera di invito a firma di Umberto Ranieri, (consigliere comunale a Napoli negli anni ’80, poi senatore e deputato, sottosegretario al Ministero degli affari esteri e presidente della Commissione esteri della Camera, ndr) all’indirizzo dell’ex sindaco di Napoli, a non ripresentarsi, cominciano le schermaglie tra un piatto di pasta e ceci ed altre pietanze della ricca gastronomia partenopea. Ovviamente sempre in bella mostra sul famoso social.
Ranieri, reduce dal confronto-scontro alle scorse primarie del 2011 con Andrea Cozzolino, chiosava così dalle pagine di Repubblica, la probabile discesa in campo di Bassolino: “Bisognerà scegliere un sindaco. Non un restauratore“, non ha ancora ufficializzato una sua candidatura che però è nell’aria da molti mesi ormai. Pagina scandalosa nella storia del Pd napoletano, quella delle primarie del 2011, verso la quale lo stesso Pd nazionale non ha mai espresso una valutazione nel merito che fosse esaustiva.
Tra i due litiganti ecco spuntare il terzo candidato in pectore, di cui si vociferava da tempo, Leonardo Impegno che sempre su Facebook incalza: “Bene, finalmente si è fatta chiarezza! Primarie certe e Bassolino si candida (in bocca al lupo). Ma le primarie sono utili a Napoli solo se non ci sarà un solo candidato. I cittadini, il 7 febbraio, sceglieranno tra chi rappresenta, purtroppo, ancora oggi gli errori del passato e chi deve costruire una valida, unitaria e vincente alternativa per il futuro della città. Io farò in modo che non resti solo.”
Avanti un altro.