Catturati ad Ercolano i due assassini del pensionato svizzero

I carabinieri hanno rintracciato e portato in caserma, a Ercolano, due persone, padre e figlio. Si tratterebbe dei presunti responsabili dell’omicidio di un pensionato italiano avvenuto in Svizzera lo scorso venerdì. Sono in corso le procedure di identificazione. Entrambi sono stati rintracciati in un’abitazione della città

carabinieri_macchinaNapoli, 2 dicembre – Dopo che le forze dell’ordine elvetiche hanno ricostruito il movente dell’omicidio di Angelo Falcioni, un pensionato italiano residente a Chiasso, due persone, padre e figlio, sono stati sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e poi trasferiti al carcere di Poggioreale a Napoli; i rei erano ricercati in tutta Europa per l’omicidio avvenuto in Svizzera la venerdì scorso.

I due, Pasquale Ignorato, di 51 anni, e Mirko Ignorato, di 23 anni entrambi residenti a Ercolano, sono accusati del delitto, compiuto con una mazza di legno ed un’arma da taglio. A trovare l’uomo un’inquilina dello stabile che ospita appartamenti e uffici. Sugli imputati vigeva un mandato di cattura internazionale; secondo quanto si è appreso, alla base dell’efferato omicidio, avvenuto nel Canton Ticino, ci sarebbe una ingente somma di denaro, circa 800mila franchi svizzeri, che dovevano essere restituiti al pensionato. Secondo le ricostruzioni delle autorità elvetiche, il povero anziano sarebbe stato ucciso a bastonate dai due, che poi si sono dati alla fuga. Successivamente le indagini hanno portato all’irruzione nella casa di alcuni parenti indiretti degli Ignorato, che non hanno posto resistenza all’arrivo dei militari. Infine ieri, la polizia svizzera, ha arrestato, sempre a Chiasso, altri due componenti dello stesso nucleo familiare: una donna di 38 anni e un giovane di 24 anni.

In una nota la Polizia cantonale sottolinea: “l’ottima collaborazione tra le forze dell’ordine operanti in Ticino e quelle italiane, che ha portato ad un celere risultato permettendo di bloccare in breve tempo i soggetti ricercati, in base alle prime risultanze d’indagine, per l’efferato delitto”.

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