Migranti: Prefettura di Napoli reintegra cinque richiedenti asilo espulsi a luglio

Reintegrati dopo una manifestazione davanti alla Prefettura grazie ad una delegazione inviata agli uffici di piazza Plebiscito

migranti terzignoLa Prefettura di Napoli ha reintegrato cinque richiedenti asilo di Terzigno, dopo una manifestazione e una richiesta degli stessi, dopo l’espulsione di luglio dal programma di accoglienza ed ora verranno accolti dalla Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, ndr).

Questi ragazzi che l’estate scorsa furono allontanati dal centro di accoglienza di  Terzigno dopo una video-denuncia, sono stati accompagnati da alcuni rappresentanti delle diverse chiese di Napoli, tra cui la diocesi e la chiesa valdese, di associazioni come Arcigay e Acli che insieme alla chiesa Metodista, Luterana, Avventista, Battista e don Gaetano Castello (Responsabile servizio Ecumenismo e Dialogo – Diocesi di Napoli), che in questi mesi hanno realizzato una rete di supporto per i richiedenti asilo.

Durante l’incontro la Prefettura ha annunciato il reintegro dei cinque ragazzi, attualmente ospiti della Chiesa Metodista di Portici, nel rispetto delle ordinanze del Tar della Campania del 19 novembre scorso. I richiedenti, già da oggi, saranno accolti in una struttura Sprar e il vice prefetto Gabriella D’Orso si occuperà di predisporre per loro l’assistenza sanitaria.

In una conferenza stampa, Chiese e associazioni hanno espresso tutta la loro gratitudine e soddisfazione per la soluzione trovata poiché i ragazzi potranno continuare a seguire il programma senza sconvolgimenti causati da una destinazione lontana da Napoli. Al contempo hanno dichiarato un certo dispiacere per aver dovuto ricorrere ancora una volta ad una pubblica manifestazione per ottenere diritti e tutele che spettano ai richiedenti asilo, perchè se non ci fosse stata la solidarietà della Chiesa e delle associazioni questi ragazzi sarebbero potuti cadere in mani sbagliate, come quelle della criminalità.

Secondo le associazioni e le Chiese intervenute, il reintegro è solo un obiettivo minimo rispetto alla restituzione piena della dignità e dell’umanità dei richiedenti asilo di Terzigno, ed hanno affermato la loro assistenza accanto ai migranti finché il Tar non si pronuncerà nel merito della correttezza del provvedimento prefettizio di esclusione dal programma di accoglienza e del loro riconoscimento di asilo.

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