L’incontro è avvenuto nella sede della X Municipalità. Al centro del dibattito il decreto Sblocca Italia, che ha conferito i poteri in materia di riqualificazione e urbanistica ad un commissario
Napoli, 17 dicembre – Ieri nel parlamentino della X Municipalità, varie realtà associative del quartiere Bagnoli, come Laboratorio Politico Iskra, Lido Pola e Assise di Bagnoli, hanno dato vita a un’assemblea per ribadire il no al commissariamento e discutere di proposte alternative per la riqualificazione dell’area ex acciaieria. Al centro del dibattito il contestatissimo decreto Sblocca Italia, che conferisce i poteri in materia di riqualificazione e urbanistica – estromettendo il Comune, anche perché il parere dello stesso in cabina di regia non è vincolante, ndr – nelle mani di un commissario ad acta. All’incontro pubblico hanno partecipato anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e il leader della Fiom, Maurizio Landini.
“La cabina di regia posta dall’articolo 33 – ha dichiarato de Magistris – rappresenta un abuso di potere tra i più gravi nella storia di questo Paese. La nostra presenza in quella cabina è dimostrare che siamo e saremo delle sentinelle della Costituzione e non permetteremo a nessuno di fare passi in avanti rispetto a questo disegno criminale, che si va configurando. La vera cabina di regia – continua – è quella con comitati, cittadini, studenti, disoccupati e con l’Amministrazione. Quella di chi commissaria la democrazia è la cabina di regia ombra, la cabina di regia abusiva. L’articolo 33 dello Sblocca Italia è un abuso. Ora tocca a noi – conclude il primo cittadino – costruire lo sviluppo popolare e partecipato di Bagnoli”.
Quanto al ricorso contro lo Sblocca Italia presentato dal Comune al Tar della Campania, de Magistris ha così commentato la scelta dei giudici amministrativi di rinviare la decisione: “Credo che l’obiettivo sia quello di avere una decisione nel merito e se possibile anche con la sospensiva del provvedimento. Noi siamo soddisfatti di questo risultato finora raggiunto e la notizia importante è l’aver chiesto di trattare insieme merito e sospensiva a breve”.
Landini ha spiegato così la presenza all’incontro: “Vogliamo discutere insieme ai cittadini di come costruire processi democratici di mobilitazione con cui non si vogliono dire dei no, ma si vogliono sostenere altri modelli di crescita sociale e di costruzione dell’occupazione. Questa partecipazione – continua – nasce dalla consapevolezza che bisogna costruire reti sociali nei territori. Si deve far partecipare la gente alle decisioni. Non abbiamo mai pensato di entrare in politica nè di snaturare il sindacato. La nostra presenza – conclude – è coerente con le nostre battaglie perché oggi politica industriale significa anche tutela ambientale e valorizzazione dell’ambiente, che è un’opportunità sia sul piano del lavoro ed è un cambiamento culturale che pone il problema di cosa produrre, di come produrre e della sostenibilità”.
Qualche ora prima di recarsi a Bagnoli, Landini aveva preso parte ad un dibattito organizzato da Fiom sulle politiche industriali nel Mezzogiorno. Il sindacato si è impegnato ad organizzare, con i comitati, una manifestazione nazionale a Bagnoli entro il 31 marzo, termine fissato dal governo per completare il progetto di trasformazione dell’area. Inoltre, aprirà una vertenza con l’esecutivo per discutere di politiche produttive per Napoli e il Sud, a partire da Bagnoli. L’ipotesi del leader Fiom è quella di riconvertire l’area ex acciaieria in un centro di ricerca e produzione ecosostenibile.