Il Consiglio regionale è stato chiamato a esprimersi sulla mozione di sfiducia presentata da Forza Italia nei confronti del presidente della Giunta regionale
Napoli, 29 gennaio – Nella giornata di oggi il Consiglio regionale della Campania è stato chiamato ad esprimersi sulla mozione di sfiducia presentata da Forza Italia per il caso Mastursi (vai all’articolo). De Luca, all’epoca dei fatti, aveva inizialmente affermato che le dimissioni dell’allora capo segreteria erano dovute “all’impossibilità di coprire contemporaneamente il ruolo di responsabile politico dell’organizzazione del Pd regionale a fronte di un impegno sempre più rilevante in vista delle prossime amministrative, e un ruolo istituzionale del tutto assorbente per il carico di lavoro e i ritmi di attività impressi dalla nuova amministrazione in tutte le politiche di settore”. E invece la ragione delle dimissioni, si è scoperto in seguito, è stata l’inchiesta della Procura di Roma che vede tra gli indagati, oltre a Mastursi e De Luca, il giudice Anna Scognamiglio e il marito del magistrato, Guglielmo Manna (vai all’articolo).
“De Luca ha mentito, ha detto delle balle sulle dimissioni di Mastursi”, ha affermato stamane in apertura del Consiglio regionale, il capogruppo di Forza Italia Armando Cesaro. “Sulle questioni giudiziarie non ci esprimiamo – ha sottolineato Cesaro – questo è un problema di trasparenza e di uso improprio degli uffici regionali”.
Ad annunciare il voto favorevole alla mozione di sfiducia anche il Movimento 5 Stelle. La motivazione è stata spiegata dalla capogruppo pentastellata, Valeria Ciarambino: “La Campania è in una situazione scandalosa a causa del suo presidente Vincenzo De Luca, un condannato in primo grado, plurindagato e rinviato a giudizio per reati che riguardano proprio le sue discutibilissime modalità di amministrare la cosa pubblica. Colleziona condanne, rinvii a giudizio e indagini come fossero medaglie. Il M5s voterà per mandarlo via affinché la Campania inizi a preoccuparsi dei problemi dei cittadini”. La Ciarambino non ha risparmiato accuse al centrodestra per la “tardiva presentazione della mozione di sfiducia”.
A favore di De Luca si erano espressi nelle scorse ore Franco Moxedano dell’Idv e Francesco Borrelli dei Verdi. Quest’ultimo affermando che “la mozione non è solo inutile perché si basa sul nulla, ma è anche ridicola visto che arriva da un partito – Forza Italia, ndr – che ha due consiglieri su sette indagati, anche per reati legati alla camorra, e un capogruppo, Armando Cesaro, che è figlio di Luigi plurindagato e finito recentemente in un’inchiesta che ha portato alla richiesta di arresto per il coordinatore regionale De Siano, che fa parte della corrente dello stesso Cesaro”.
Al momento del voto in aula, che si è da poco concluso, ha votato a favore della mozione di sfiducia solo il Movimento 5 Stelle. Coloro i quali hanno presentato la mozione, cioè i consiglieri di Forza Italia, hanno scelto di astenersi. La mozione è stata quindi respinta con 29 no e 7 sì. De Luca, compiaciuto ha commentato: “Voglio sottolineare il dato politico, ovvero la subalternità grillina a Forza Italia. Grillo è grande e Cesaro è il suo profeta, questo è ciò che è venuto fuori. Ho ascoltato cose flebili, gracili, debolucce. Mi aspettavo bombe atomiche. Non ci sono parole, veramente. Qual è il fatto che ha suscitato la rabbia grillina? Sono uomo di pace e d’amore – ha aggiunto – e quando la Ciarambino soffre con il collega Malerba mi intenerisco. Qui il fatto è che un mitomane – riferendosi a Manna, marito del giudice Scognamiglio, ndr – che crede di avere potere dice di essere in grado di aggiustare le cose. Stiamo discutendo – ha concluso – una mozione di sfiducia per un comunicato stampa che pareva più o meno accettabile. Un minuto dopo essere stato informato di un’indagine alla Procura di Roma, ho comunicato la mia disponibilità ad essere sentito”.