Confermate le voci di dimissioni per “motivi personali”. Con una nota la Regione “ringrazia il dottor Mastursi per la collaborazione e il lavoro intensissimo di questi mesi”. Ma è una motivazione che non convince e c’è chi ipotizza l’esistenza di un’inchiesta giudiziaria che riguarderebbe Mastursi. Oppure che le dimissioni siano il frutto di dissapori con il vicepresidente Fulvio Bonavitacola
Napoli, 10 novembre – Vi avevamo parlato delle dimissioni di Nello Mastursi, da capo segreteria del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca (vai all’articolo). Le voci circolate ieri di dimissioni “per motivi personali” sono state confermate dalla Regione con una nota, nella quale si spiega che Mastursi “ha segnalato, dopo questi primi mesi di lavoro, l’impossibilità di coprire contemporaneamente il ruolo di responsabile politico dell’organizzazione del Pd regionale a fronte di un impegno sempre più rilevante in vista delle prossime amministrative, e un ruolo istituzionale del tutto assorbente per il carico di lavoro e i ritmi di attività impressi dalla nuova amministrazione in tutte le politiche di settore”.
Voci vicine agli ambienti politici sottolineano invece, che le dimissioni sarebbero arrivate non per le motivazioni contenute nella nota ma a causa di un’inchiesta giudiziaria. Nelle scorse settimane l’ufficio di Mastursi sarebbe stato perquisito dalla squadra mobile di Napoli e gli sarebbe stato sequestrato il cellulare, su ordine di un magistrato della Procura di Roma. Inutile dire che sulla vicenda vige il più massimo riserbo.
In queste ore c’è anche chi ipotizza che le dimissioni siano il frutto di dissapori con un altro “fedelissimo” di De Luca: Fulvio Bonavitacola, vicepresidente con delega ad Ambiente ed Urbanistica. La sensazione è che si saprà qualcosa in più solo nelle prossime settimane, su quello che per ora è un vero e proprio “giallo”.