La decisione è stata assunta dalla commissione nazionale di Garanzia del Partito Democratico. “L’organismo non è competente a decidere” e “non ci sono prove di irregolarità”
Roma, 23 marzo – La commissione nazionale di Garanzia del Partito Democratico ha respinto anche il terzo ricorso del candidato Antonio Bassolino, che aveva chiesto di rivotare nei seggi delle primarie del centrosinistra di Napoli dove sarebbero avvenute irregolarità (vai all’articolo). La decisione è stata presa all’unanimità e le motivazioni sono state illustrate da Gianni Dal Moro e Franco Vazio, rispettivamente presidente e membro della commissione che ha istruito il caso. “L’organismo non è competente a decidere”, hanno spiegato. Poi hanno aggiunto: “Non ci sono prove di irregolarità”.
In linea generale, ha specificato Dal Moro, “il regolamento delle primarie stabiliva che l’unico organo per dirimere le questioni era il comitato organizzatore e noi abbiamo quindi accettato il parere del comitato delle primarie”. Il ricorso è stato respinto anche nel merito. “Dobbiamo rispettare – ha aggiunto Vazio – il principio del ‘favor voti’, che vuole la volontà dell’elettore prioritaria. In questo senso gli episodi documentati dal video di Fanpage, rispetto ai voti acquisiti dall’onorevole Valente, non supererebbero la cosiddetta ‘prova di resistenza’. Inoltre, non c’è traccia di irregolarità nel verbale di seggio che viene redatto al termine della giornata. Alla stesura partecipa anche il legale rappresentante di Bassolino, ma non troviamo alcuna contestazione su presunte irregolarità avvenute dentro o fuori dal seggio”.
Vazio ha inoltre sottolineato come il fatto “che chi non è in condizione economica di pagare quanto dovuto per votare”, abbia comunque la possibilità di farlo, “è un elemento non irragionevole”.
Il secondo ricorso di Bassolino era stato respinto il 14 marzo scorso dalla commissione di Garanzia provinciale del Pd. “Non c’è stata nessuna segnalazione di irregolarità da parte dei rappresentanti dei candidati nei verbali ufficiali. In mancanza di contestazioni, dunque, il ricorso non può essere accettato”, avevano spiegato i garanti. Il presidente della commissione, Giovanni Iacone, aveva aggiunto: “i limitati episodi delle registrazioni non sono stati segnalati dai componenti del seggio e/o dai rappresentanti dei candidati che li presidiavano e, in ogni caso, non sono suscettibili di inficiare il voto espresso nei medesimi seggi da centinaia di cittadini”.
“Riflettiamo anche in questi giorni di festività pasquali su come continuare in ogni caso una battaglia per Napoli: etica, civile e politica”, ha scritto su Facebook Bassolino. È probabile che quest’ultimo decida di presentarsi alle elezioni sostenuto da una o tre liste civiche. La decisione però sarà presa solo nei prossimi giorni. “Se avremo le forze necessarie per vincere, mi candiderò”, disse l’ex presidente della Campania dopo la bocciatura del primo ricorso.
Valeria Valente, che resta la candidata del centrosinistra alle Elezioni Comunali di Napoli, ha affermato: “Dopo la pronuncia della Commissione nazionale di Garanzia, che conferma la correttezza e la legittimità dell’esito delle primarie a Napoli, mi auguro che si possano costruire tutte le condizioni utili a vincere la sfida di giugno. In questo senso – ha aggiunto Valente –, rivolgo un appello a tutti gli altri concorrenti delle primarie, a partire da Bassolino, affinché da oggi si possa lavorare tutti insieme per riportare il centrosinistra alla guida della città, nell’esclusivo interesse di Napoli”.