Consiglio regionale Campania, passa la riforma dello Statuto

Il presidente della Giunta regionale potrà contingentare i tempi per le leggi considerate strategiche. Assente in Aula il Consigliere Stefano Graziano, indagato per camorra. 5 Stelle all’attacco

Campania.Consiglio.regionaleNapoli, 30 aprile – Nella giornata di venerdì è stata approvata in seconda lettura la riforma dello Statuto del Consiglio regionale. Con la variazione approvata il presidente della Giunta regionale potrà contingentare i tempi per le leggi considerate strategiche. Il provvedimento è stato approvato a maggioranza con 30 voti a favore, 7 contrari (Movimento 5 Stelle) e 8 astenuti del centrodestra. La riforma era stata approvata in prima lettura lo scorso febbraio (vai all’articolo).

Duro scontro tra Movimento 5 Stelle e la maggioranza durante gli interventi all’ordine del giorno. Bersaglio dei 5 Stelle il consigliere regionale Pd Stefano Graziano, sotto indagine per concorso esterno in associazione mafiosa. Contro di lui si è scagliata la consigliera pentastellata Valeria Ciarambino, che ha affermato: “In prima lettura lo Statuto è stato approvato grazie agli emendamenti presentati da Graziano, finito nel mirino della magistratura per accuse pesanti. Così si affida la riscrittura dello statuto a un indagato per camorra”. La Ciarambino ha chiesto le dimissioni del consigliere regionale e non ha risparmiato critiche a Renzi e De Luca, definendoli: “compagni di bavaglio, gemelli diversi”.

A rispondere alla Ciarambino è stato il vicepresidente del Consiglio regionale, Tommaso Casillo. “Negli interventi ci si deve attenere solo agli argomenti all’ordine del giorno. In prima lettura – ha aggiunto – è stato il consiglio regionale ad approvare regolarmente la riforma dello Statuto e quindi procediamo regolarmente alla seconda”.

Al termine della votazione, il presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, ha spiegato: “Questa modifica statutaria è un atto di rispetto per i cittadini campani, che hanno votato un programma e che noi dobbiamo doverosamente realizzare nelle condizioni di maggiore efficacia. È anche un atto di rispetto verso il Consiglio regionale. Noi avremmo potuto fare la scelta della furbizia con un sistema molto semplice che strozza il dibattito e annulla la trasparenza, ovvero inserire nel collegato alla legge di stabilità tutto quello che si può facendo votare la fiducia. Questa sì è una prassi offensiva verso il Consiglio e per le ragioni della trasparenza. Preferireste questa strada? A me non pare rispettosa”.

De Luca si è soffermato anche sull’inchiesta che ha coinvolto Graziano. “Sostegno incondizionato alla magistratura: vada avanti in tutte le direzioni e nei confronti di tutte le forze politiche senza guardare in faccia nessuno. Noi sosteniamo – ha aggiunto – che si è innocenti fino al giudizio di terzo grado, mentre c’è chi ha già fatto il processo a questo consigliere regionale”.

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