Problemi trasversali nelle principali coalizioni. Il Pd rischia addirittura di vedersi invalidare le liste in tutte le 10 Municipalità
ONapoli, 10 maggio – Pasticcio alle Elezioni Comunali di Napoli: rischiano di essere invalidate alcune liste nelle coalizioni di de Magistris, Lettieri e Valente. Per il Pd sarebbero addirittura a rischio le liste in tutte le 10 Municipalità.
Sembra che i problemi maggiori si stiano evidenziando per le firme: molti sottoscrittori avrebbero firmato più volte, magari per schieramenti opposti. La condizione delle firme doppie è motivo di esclusione delle liste coinvolte. Tuttavia le commissioni del Ministero dell’Interno potrebbero decidere di depennare solo i doppioni e in quel caso sarebbero escluse le liste che dopo il controllo e il depennamento delle firme doppie, risultino avere meno di 500 firme.
Per Lettieri sarebbero a rischio 3-4 liste. Il Partito Democratico è invece alle prese con problemi in tutte e 10 le Municipalità cittadine e i dirigenti del partito pare stiano cercando di integrare la documentazione necessaria all’accoglimento delle liste da parte della commissione elettorale.
Fra le liste di de Magistris ci sarebbero problemi per “Solo Napoli”, in cui sono candidati il vicesindaco Raffaele Del Giudice e l’assessore al Welfare Roberta Gaeta. Quest’ultima dimessasi lunedì, poche ore dopo l’assessore ai Giovani Alessandra Clemente (vai all’articolo). A rischio ci sarebbe anche la lista della Rete civica “Per Napoli”, di Gaetano La Nave.
Le liste a rischio esclusione dei vari schieramenti starebbero già pensando ai ricorsi al Tar. Ricorsi che se accettati potrebbero far slittare la data delle elezioni e allungare i tempi della campagna elettorale. Oltre alle doppie firme, nelle liste di varie coalizioni ci sono problemi di quote di genere, problemi di rendicontazione economica e finanziaria, mancata presentazione dei programmi elettorali, ecc. C’è poi il problema della Legge Severino, da far rispettare se si vuole evitare un altro caso Vincenzo De Luca. In queste ore le commissioni elettorali dovrebbero dare notizia circa le liste escluse.