“Sono stati lanciati dei messaggi non casuali, ma di valenza politica: che Nicola Cosentino sia vittima di una vendetta da parte dello Stato, la presenza di parenti di boss della camorra nelle liste ALA al comune di Napoli e poi le frasi sulla scorta alla Capacchione e a Saviano”
“Gli attacchi nei confronti di Rosaria Capacchione e Roberto Saviano non richiedono una solidarietà pelosa ma di ben altra reazione, perché si tratta di persone vittime di intimidazioni, che hanno avuto il coraggio di dire cose che in tanti pensano ma non dicono”. Lo ha detto in Aula il senatore di Sinistra Italiana Peppe De Cristofaro, componente della commissione antimafia, esprimendo la solidarietà del Gruppo alla senatrice Rosaria Capacchione e allo scrittore Saviano.
“Nel giro di pochi giorni – ha aggiunto – sono stati lanciati dei messaggi non casuali, ma di valenza politica: che Nicola Cosentino sia vittima di una vendetta da parte dello Stato, la presenza di parenti di boss della camorra nelle liste ALA al comune di Napoli e poi le frasi sulla scorta alla Capacchione e a Saviano”.
“Non accetto il principio di equiparazione, enunciato da uno di questi candidati, secondo il quale ‘a Napoli sono un po’ tutti camorristi‘, ho iniziato a fare politica nei movimenti studenteschi anticamorra, che a testa alta si ribellavano quando la camorra sparava persone come Angelo Vassallo, Giancarlo Siani e Mimmo Beneventano”.