Brexit, Renzi dopo la vittoria del Leave: “dobbiamo cambiarla, ma l’Europa è la nostra casa”

Il tweet del Primo ministro italiano, che ha rinviato la direzione Pd prevista per oggi pomeriggio e riunito in mattinata la Presidenza del Consiglio

Bagnoli.Renzi“Dobbiamo cambiarla per renderla più umana e più giusta. Ma l’Europa è la nostra casa, il nostro futuro”. Lo scrive con un tweet il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dopo la vittoria del Leave nel referendum sulla Brexit, che porterà all’addio della Gran Bretagna all’Unione europea.

Il Primo ministro italiano questa mattina, dopo aver rinviato la direzione del Partito Democratico prevista oggi nel pomeriggio, ha riunito la Presidenza del Consiglio. All’incontro hanno partecipato il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni, il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, il ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Marco Minniti e il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.

“L’Italia che come tutti sanno, avrebbe di gran lunga preferito un esito diverso – ha affermato Gentiloni parlando della Brexit –, rispetta la decisione. Ma uscire significa uscire. Certamente la Gran Bretagna resterà nostra amica e alleata nella Nato ma la decisione di uscire dall’Ue è stata presa e ad essa bisogna dare seguito”.

“L’Italia non è debole e non corre rischi nel breve periodo almeno finché in Europa funzionerà l’ombrello della Bce”,  ha sottolineato Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, commentando Brexit. Molto critico, però, il giudizio di Boccia sul premier britannico Cameron: “Solo un incosciente, poteva pensare di usare una scorciatoia come il referendum sulla Brexit per vincere le elezioni e provare a salvare la sua coscienza politica”.

Tra le opposizioni esulta la Lega Nord di Matteo Salvini. Il segretario del Carroccio su Twitter e Facebook scrive: “Evviva il coraggio dei liberi cittadini! Cuore, testa e orgoglio battono bugie, minacce e ricatti. Grazie UK, ora finalmente cambierà l’Europa, ora tocca a noi”.

Diversa la reazione del Movimento 5 Stelle. L’europarlamentare del M5s, Piernicola Pedicini, commentando la volontà di dimettersi del premier inglese Cameron, ha affermato: “Chiedere il referendum da parte di Cameron è stato un grande atto di democrazia. Ha avuto la forza politica di chiedere la partecipazione dei cittadini. Noi come Movimento 5 Stelle – ha aggiunto Pedicini –, non vogliamo uscire dall’Unione Europea, ma migliorarla”.

Per Arturo Scotto di Sinistra Italiana, la vittoria del Leave è “una pessima notizia”. “Quando tornano i confini a dominare gli orientamenti dei popoli – ha affermato Scotto – c’è sempre da preoccuparsi e tanto. Tutte le volte che il Canale della Manica si è allargato la storia del mondo è tornata indietro. Ma questo voto è un monito innanzitutto per chi ama profondamente l’Europa. Così non si va da nessuna parte. La rabbia popolare – ha aggiunto – ci dice che l’austerità e le regole astruse sono insopportabili. E non da oggi. Adesso ci vorrebbero classi dirigenti coraggiose, in grado di riformare profondamente i trattati e di rispondere a quella domanda di eguaglianza che tanta parte degli europei chiede. Bisogna cambiare tutto”, conclude l’esponente di Si.

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