Il ministro delle Infrastrutture ha rassicurato sulla fine del commissariamento, chiesta a gran voce dal presidente della Regione Campania, De Luca, nei giorni scorsi
Napoli, 1 luglio – “Il presidente dell’Autorità portuale di Napoli sarà nominato entro l’estate”. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, a Napoli per un incontro sulla guardia costiera. In pole ci sarebbe Andrea Annunziata, politico di lungo corso il cui nome mette d’accordo le principali aziende del mondo del mare. Annunziata, attualmente presidente dell’autorità portuale di Salerno, potrebbe quindi ben presto diventare presidente dell’Autorità portuale di sistema della Campania, istituzione destinata a sostituire le authority di Napoli e Salerno per effetto del decreto di “Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione delle autorità portuali”.
Il commissariamento del Porto di Napoli, che non ha consentito in questi anni la risoluzione di notevoli problematiche come il dragaggio dei fondali e l’elettrificazione delle banchine, nei giorni scorsi era stata oggetto delle lamentele del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “Ai tedeschi o agli inglesi – aveva detto De Luca – mi riescce difficile spiegare quello che sta accadendo al Porto di Napoli: tre anni di commissariamento e solo 1,8 milioni di fondi europei investiti a fronte di una dotazione disponibile di 150 milioni”. “Sul Porto si ascoltano appelli al popolo di rivoluzione globale, ma è più difficile trovare uno che sia in grado di aprire un cantiere e di chiuderlo”, aggiungeva il presidente della Giunta regionale della Campania, bollando la fase commissariale come contraddistinta da ritardi, freni, farraginosità burocratiche (vai all’articolo).
In queste ore, del Porto, De Luca è tornato a parlare. Ha paventato la possibilità di costruire un’opera architettonica “come quella realizzata a Salerno dall’architetto Zaha Hadid”. Su questo punto però non è d’accordo il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha affermato: “Il Porto in questo momento ha bisogno di infrastrutture, di riqualificazione, di sistemazione degli spazi che per troppo tempo son stati abbandonati, ma non ha bisogno di opere faraoniche”. Per de Magistris bisogna fare “cose semplici”, puntando “sulla cantieristica, sul turismo, sulla crocieristica delle merci” e su tutte quelle “potenzialità che contraddistinguono il Porto di Napoli”.