Sanità, De Luca: “Abbiamo ereditato 1,9 miliardi di debiti”. Sull’Ospedale Annunziata: “Abbiamo già una grande pediatria al Santobono”

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, attacca la Giunta precedente (guidata da Stefano Caldoro) sul consuntivo 2013. Critiche rispedite al mittente dall’ex presidente della Campania, mentre il Movimento 5 Stelle si appella al Prefetto per scongiurare lo smantellamento del reparto TIN (Terapia Intensiva Neonatale) dell’Ospedale Annunziata

Campania.De.Luca.CaldoroNapoli, 2 luglio – Un miliardo e 900 milioni di debiti. Secondo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a tanto ammonta il disavanzo del comparto sanitario regionale nel consuntivo 2013. “La Corte dei Conti – ha spiegato De Luca attaccando direttamente ai microfoni di Lira Tv la Giunta precedente guidata da Stefano Caldoro – sul consuntivo del 2013, redatto dalla precedente amministrazione regionale, aveva addebitato alla Campania quattro miliardi di euro di debiti. Dopo un’analisi attenta lo sbilancio si è ridotto a un miliardo e 900 milioni. Ma dobbiamo in ogni caso pagarli e di questo ringraziamo quelli che ci hanno preceduto e non hanno nemmeno la decenza di starsi zitti. Dovremo quindi fare un mutuo per spalmare il debito, in atttesa di conoscere l’analisi del consuntivo 2014”.

“Questi debiti – ha aggiunto il presidente della Giunta regionale – si aggiungono agli altri che paghiamo, come il debito da 700 milioni di euro dell’Eav e poi la multa dell’Europa per i rifiuti. Ricordo – ha proseguito – che la multa di 120mila euro al giorno all’Unione Europea la paga la Campania, perché il governo nazionale stacca l’assegno, ma alla fine questo ci viene addebitato. La parte di sanzione che riguarda ecoballe, mancata realizzazione degli impianti e bonifica delle discariche la pagano i cittadini campani. Intanto però lavoriamo: la rimozione delle ecoballe è in corso, entro l’anno completeremo le bonifiche nei 48 siti in cui stiamo lavorando e per fine settembre decidiamo la localizzazione per i dieci impianti compostaggio che dobbiamo fare in Campania”.

“Ieri – ha proseguito De Luca – abbiamo fissato gli obiettivi da raggiungere per i livelli essenziali di assistenza. Quindi le aziende sanitarie ci dovranno dire perché non operano il femore entro 48 ore, come fanno la prevenzione dei tumori e come si comportano su tutti gli altri indicatori usati per calcolare i Lea, in cui la Campania è l’ultima Regione d’Italia”. De Luca è poi tornato sul caso dell’Ospedale Annunziata, che da presidio di eccellenza in pediatria sta per essere riconvertito in una sorta di consultorio, per volere del commissario di governo alla sanità campana, Joseph Polimeni. “Una consigliera del Movimento 5 Stelle – ha detto De Luca riferendosi, pure senza nominarla a Valeria Ciarambino – utilizza la presidenza della commissione trasparenza per farsi propaganda. I problemi dell’Annunziata si affrontano in commissione Sanità, in cui ci sono esponenti di tutte le forze politiche, che c’entra la commissione Trasparenza? Mentre la giunta precedente prevedeva la chiusura di tutti gli ospedali cittadini noi abbiamo previsto che non si chiude niente, abbiamo ottenuto un risultato eccezionale. Oggi a Napoli abbiamo una grande pediatria al Santobono con un pronto soccorso che riceve 300 bambini al giorno, di cui solo 25 vengono ricoverati, mentre gli altri possono andare in un ambulatorio o in una struttura territoriale senza ingolfare l’ospedale. All’Annunziata rimane la pediatria, con il servizio di osservazione breve intensiva e in più al Secondo Policlinico c’è il punto nascita al servizio delle partorienti e si mantiene la possiblita’ di un altro reparto di pediatria e la terapia intensiva neonatale. Abbiamo registrato la preoccupazione delle famiglie a cui abbiamo dato una risposta”.

Caldoro, da parte sua, non ci sta a subire le critiche di De Luca e si difende affermando: “Questa Giunta regionale sta creando un danno enorme alla nostra sanità ed ai nostri medici. Noi avevamo iniziato a mettere le cose in ordine. Fino al 2011, nel periodo in cui governavano De Luca ed il Pd, i dati riportano che la sanità campana era ultima in Italia. I Lea, i livelli essenziali di assistenza, si fermavano a 101 punti. Con la nostra gestione siamo riusciti a passare da 101 a 136, certo non ancora sufficiente ma siamo stati sicuramente la regione che, insieme alla Toscana, ha ottenuto il miglioramento più forte. Oggi si torna indietro, con De Luca, dai primi dati che mi risultano per il 2016 siamo tornati ultimi. È un dato molto negativo”.

Quanto alla osservazioni della Corte dei Conti, Caldoro spiega che “nel 2016 il procuratore Cottone ha giudicato la chiusura della gestione: relativamente ai pagamenti alle aziende sanitarie si evidenzia un andamento 2009/2014 con una riduzione dei giorni da 427 nel 2009 a 160 nel 2014. Inoltre, è evidenziato il risultato di gestione positivo per la chiusura del 2015, con 182 milioni di euro”. “Abbiamo ereditato – ha proseguito Caldoro – la sanità peggiore d’ Italia, in cinque anni l’avevamo in gran parte messa apposto. Oggi, dai dati si evidenzia che con De Luca la Campania torna ultima ed a pagarne i conti sono i cittadini ed i medici. Questa è la differenza – ha concluso – tra chi chiacchiera a vanvera e per perder tempo nelle tv e chi ha fatto i fatti e parla con dati alla mano”.

Il Movimento 5 Stelle intanto continua la battaglia per evitare la chiusura del reparto TIN (Terapia Intensiva Neonatale) dell’Ospedale Annunziata e per farlo si appella al Prefetto di Napoli, Gerarda Maria Pantalone, adducendo pericoli di ordine pubblico derivanti dalla mancata assistenza pediatrica ai residenti del quartiere Forcella. Un quartiere, spiega la consigliera pentastellata Ciarambino, che “già subisce la negazione di tanti servizi”.

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