De Luca: “Il Governo deve darci più fondi. Guerra con Roma se non cambia il criterio di riparto delle risorse”

Il presidente della Giunta regionale ha spiegato che l’obiettivo è “migliorare i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e ottenere un diverso riparto dei fondi per la sanità”

Vincenzo.De.LucaNapoli, 27 luglio – “In conferenza delle Regioni non daremo la nostra approvazione e sollecito il Governo a intervenire sul riparto dei fondi della sanità: so che c’è un fortissimo blocco di potere e di interessi nell’area del centro nord del Paese ma io mi attendo almeno l’avvio di un percorso”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Giunta regionale della Campania, durante una seduta monotematica in Consiglio regionale sulla sanità.

“Il governo nazionale – ha aggiunto De Luca – si assuma la responsabilità di decidere e se decidono male sarà guerra anche con loro, perché sulla lotta per le nostre famiglie le logiche di partito non mi interessano”. Per il presidente della Giunta regionale il 2015 della sanità campana è stato “un anno orribile”, perché “sono stati persi 50 milioni per responsabilità di chi c’era prima”. “Il riparto 2015 – ha spiegato – andava presentato entro aprile dello stesso anno e non è stato fatto”.

Sulla possibilità di uscire dal commissariamento entro il 2017, De Luca ha parlato di segnali incoraggianti, criticando le parole del ministro Lorenzin. “Il ministro dice che vogliamo fare i miracoli? Noi facciamo il nostro dovere: per essere credibili dobbiamo tenere l’equilibrio strutturale del bilancio, e questo è uno dei dati positivi che rilevo dalla passata amministrazione, anche se è stato acquisito con lacrime e sangue. Con la perdita di 14mila lavoratori nella sanità campana e con la chiusura di alcuni reparti”.

De Luca ha spiegato che la Regione ha avuto un miglioramento nella griglia dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), nel 2014 a 139 punti rispetto al minimo di 169 che serve per chiedere la fuoriuscita del piano di rientro. L’obiettivo è “migliorare ulteriormente i livelli essenziali di assistenza e ottenere un diverso riparto dei fondi per la sanità”. “La nostra posizione – ha spiegato De Luca – è per una ripartizione del fondo con un principio pro capite. So che ci sono problemi e non chiedo che domani sia acquisito il nostro criterio, ma diamoci tre o quattro anni di tempo e alla fine di questo periodo ogni cittadino italiano abbia le stesse risorse. Bisogna superare la spesa storica che è l’alibi per inchiodare la Campania alla sua arretratezza e povertà”.

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