Ethnos Festival XXI edizione, alla scoperta del Museo del Corallo e del centro storico di Torre del Greco

Mercoledì 5 ottobre dal Marocco arriva Aziz Sahmaoui & University of Gnawa, in programma anche itinerari turistici

azizsahmaouiProsegue la XXI edizione di “Ethnos”, festival internazionale di musica etnica diretto da Gigi Di Luca. Mercoledì 5 ottobre agli ex Molini Marzoli di Torre del Greco (NA) va in scena alle ore 21 il concerto di Aziz Sahmaoui (in foto), musicista originario del Maghreb ma cresciuto a Marrakesh, con il suo nuovo progetto University Of Gnawa (ingresso 5 euro).

Dal Sahara al cuore dell’Europa, Aziz Sahmaoui è stato tra i fondatori della mitica Orchestre National de Barbès, divenendo un musicista fondamentale nella storia della world music, collaborando con Joe Zawinul e infine fondando questo nuovo gruppo con cui, partendo dal fascino ipnotico della musica Gnawa, propone una magica fusione tra musica araba e sound dell’Africa Nera. Sul palco per il Festival Ethnos insieme ad Aziz Sahmaoui (voce, ngoni, mandole) troviamo Hervé Sambe (chitarra) e Adhil Mirghani (percussioni, voce). Il trio proporrà un mix di sonorità trance, gnawa, rock e fusion, cariche di groove e intensità, ritornelli orecchiabili e grande senso dell’improvvisazione.

Oltre alla musica il festival Ethnos propone anche itinerari turistici alla scoperta delle bellezze del Vesuvio. Mercoledì 5 ottobre, a partire dalle 17 si andrà alla scoperta del centro storico di Torre del Greco e del Museo del Corallo. Una passeggiata suggestiva attraverso le vie che furono invase e quelle che furono risparmiate dall’antica eruzione del Vesuvio del 1794, darà ai visitatori la percezione della trasformazione urbana di una città che conserva stratificazioni che partono dalle origini quattrocentesche del Castello baronale, al borgo di Vico Mare con la Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e l’antico quartiere, mai toccati dalla furia del Vesuvio, alle Cento Fontane più volte rimaneggiate nella storia, alla Basilica di Santa Croce con il suo Campanile, emblema della furia del Vesuvio di fine Settecento. La visita guidata è a cura del Gruppo Archeologico Vesuviano. La partecipazione è gratuita, a numero chiuso e con obbligo di prenotazione.

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