Bianchi “è incompatibile per legge perché gravato da una condanna erariale”, denuncia la consigliera pentastellata Valeria Ciarambino
Napoli, 4 ottobre –“Chiediamo conto al presidente della Regione della nomina di Attilio Bianchi come nuovo direttore generale dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione G.Pascale. Ci risulta che nel marzo di quest’anno Bianchi sia stato condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale, per aver assegnato alcuni incarichi ‘fuori legge’ all’Ospedale San Giovanni di Dio e al Ruggi d’Aragona di Salerno”. Lo ha detto Valeria Ciarambino, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e membro della commissione Sanità.
“Era stato proprio un emendamento del Movimento 5 Stelle – ha spiegato – a introdurre nella legge sulle nomine in sanità lo stop a nomine di direttori generali condannati dalla Corte dei Conti (con sentenza anche non definitiva) al risarcimento del danno erariale per condotte dolose. Una garanzia perché chi ha abusato di soldi pubblici non sia chiamato a gestire la sanità”.
“Ora De Luca, violando apertamente una legge regionale – ha aggiunto –, ha nominato un direttore generale incompatibile per legge perché gravato da una condanna erariale, un fatto gravissimo di cui chiediamo conto. Sua è stata la responsabilità della nomina, sua deve essere la rimozione di Bianchi dalla direzione dell’Istituto Pascale”.
“Cos’altro deve accadere per dare ragione alla battaglia del M5S sulla scandalosa legge di De Luca sulle nomine in sanità? Avevamo provato a impedire fatti del genere bloccando quella legge ad personam sulle nomine in sanità voluta da De Luca che nei fatti contraddice le innovazioni contenute nella legge Madia e – ha sottolineato la Ciarambino – riporta la Campania all’anno zero dove un presidente di Regione decide in modo insindacabile chi mettere nei posti chiave”.
“Ora – ha proseguito – i cittadini campani comprendono la nostra battaglia: questa pessima legge sulle nomine in sanità va contro l’orientamento normativo nazionale e non introduce un minimo filtro allo strapotere della politica nella scelta di chi dovrà gestire la salute dei cittadini”.
“La nomina di Bianchi – ha concluso – è un passo falso che aggrava ancora di più la paralisi inaccettabile che da mesi blocca la programmazione dell’istituto Pascale, un istituto che resta un’eccellenza ma che mostra delle criticità da risolvere con urgenza come la riduzione dei tempi di attesa per i ricoveri, la salvaguardia della chirurgia di eccellenza, il potenziamento della struttura con l’assunzione di personale”.
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