“Abbiamo dei ritardi, che riguardano l’area metropolitana e la città di Napoli, per ragioni comprensibili riguardanti le caratteristiche urbanistiche e insediative di questa grande metropoli”, ha spiegato il vicepresidente della Regione Campania
“Napoli, 22 ottobre – “Il nostro piano punta a far arrivare la raccolta differenziata in Campania dal 50% al 65% entro il 2020, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei”. Lo ha affermato il vicepresidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola intervenendo agli “Stati generali dei Comuni ecocampioni del Sud”, due giorni organizzata dalla Regione e dal consorzio Comieco per un’analisi della gestione dei rifiuti nel Mezzogiorno.
“Abbiamo dei ritardi, riguardanti l’area metropolitana di Napoli e la città di Napoli – ha aggiunto –, causati dalle caratteristiche urbanistiche e insediative di questa grande metropoli. Nella classifica nazionale – ha proseguito – come Regione globalmente siamo verso la serie A, non verso la serie B”.
“In generale stiamo puntando sulla differenziata come asse portante della riorganizzazione del ciclo dei rifiuti in Campania. Per far questo occorre – ha affermato Bonavitacola usando ancora una metafora calcistica – portare chi è in serie B in serie A”.
“Abbiamo individuato chi sono i nostri interlocutori e stabilito di finanziare un programma straordinario rivolto ai Comuni oltre i 10mila abitanti (quelli che stanno in serie B, ndr) che oggi sono al di sotto del 45% della differenziata. Un programma impegnativo che consente a questi Comuni di attrezzarsi con l’impiantistica (automezzi e materiali strumentali, nonché risorse umane). Impianti che saranno decisi a seconda le esigenze dei diversi Comuni, per alcuni – ha concluso – si punterà sul porta a porta mentre altri hanno bisogno della raccolta con il cassonetto stradale e altri ancora di entrambi i sistemi.