De Magistris all’assemblea della Cna: “Sud non è zavorra. Creare condizioni per competere in parità”

“Napoli è cambiata, c’è voglia di sentirsi protagonisti e compito della Repubblica è rimuovere gli ostacoli”, ha affermato de Magistris durante il suo intervento in apertura dell’assemblea nazionale della Cna

lugi-de-magistrisNapoli, 22 ottobre – “Dobbiamo creare le condizioni per consentire a tutti di competere in condizioni di parità. Napoli è cambiata tanto, c’è voglia di sentirsi protagonisti e compito della Repubblica è rimuovere gli ostacoli”. Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, durante l’intervento di apertura dell’assemblea nazionale della Cna (Confederazione Nazionale dell’artigianato e della Piccola e Media Impresa) alla Mostra d’Oltremare.

“Napoli – ha aggiunto – non vuole perdere la vocazione industriale ma è una città soprattutto di commercio e i giovani dimostrano che con competenza e amore si possono superare gli ostacoli. Noi ci siamo e vorremmo che il Governo si rendesse conto che il Mezzogiorno non è zavorra”.

“Un po’ il segreto della Napoli di questi anni – ha proseguito de Magistris – è quello di aver puntato sul capitale umano, di aver smesso di chiedere solamente, di stare con il cappello in mano, di riscoprire la propria dignità e di non rincorrere le massificazioni universali. Penso che il Made in Italy e il Made in Naples significhino soprattutto essere orgogliosi delle proprie radici, delle proprie tradizioni e della propria storia senza aver paura di innovarsi”.

“Avete ascoltato poco fa il Coro della Voci Bianche del Teatro San Carlo. Nonostante la forte emigrazione di cervelli – ha affermato de Magistris –, Napoli è la città d’Europa che ha il più alto numero di giovani. La solista del Coro è una napoletana non di origini napoletane, questa città considera la differenza e la diversità non un pericolo ma una ricchezza”.

“Compito di un sindaco – ha sottolineato – è quello di spezzare legami e commistioni opache tra prenditori, politica e affari. Compito del sindaco non è creare posti di lavoro, dobbiamo creare le condizioni affinché tutti possano competere in condizioni di parità, senza favoritismi”.

“A Napoli i problemi sono tanti, ma oggi è una città sicuramente cambiata. È cambiata dentro e ognuno si deve sentire protagonista della costruzione di una comunità. Nei prossimi cinque anni – ha concluso – saremo al fianco degli imprenditori, della gente per bene e non dei prenditori, non di quelli che si prendono i soldi e non lasciano nulla sul territorio, facendo spesso voto di scambio e occhiolino alle mafie”.

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