Gentiloni a Pompei: “Il rilancio turistico del Mezzogiorno è fondamentale per l’economia del Paese”

Il premier e il ministro Franceschini hanno partecipato alla cerimonia per la riapertura di parte della Casa dei Vettii

Napoli, 23 dicembre – “Il rilancio del turismo nel Mezzogiorno è fondamentale per l’economia dell’intero Paese. Se la nostra economia può avere un più nella crescita, molto dipende dalla messa a regime di un Mezzogiorno motore d’Italia”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, in occasione della cerimonia per la riapertura di parte della Casa dei Vettii.

“Lo Stato – ha aggiunto Gentiloni – sta dando il buon esempio a Pompei. Luogo che abbiamo il dovere di conservare e migliorare, rendere sempre più all’alterzza del suo significato storico. In Italia sia un po’ abituati a vivere di rendita, dobbiamo invece valorizzare queste straordinarie risorse, come stiamo facendo qui a Pompei”.

“Con grande professionalità è stato cambiato il volto di Pompei”, sostiene il ministro della Cultura, Dario Franceschini. “Pompei – continua – non è soltanto la visita agli Scavi, ma è anche questa splendida mostra di Igor Mitoraj e grandi appuntamenti che ci sono stati qui nella stagione estiva”.

Nella Casa dei Vettii, massimo esempio d’arte romana, sono di nuovo fruibili i raffinati affreschi del triclinio, quadri molto famosi come “Arianna abbandonata da Teseo a Nasso”. La casa si trova nella Regio VI, messa in sicurezza nell’ambito del Grande Progetto Pompei, un’area estesa su 80mila metri quadri e composta da diciassette insulae.

I Vettii furono una famiglia di liberti, cioè di schiavi liberati, dediti al commercio. Essi fanno parte dei gruppi sociali emergenti dell’ultima fase di Pompei.  Acquistarono l’abitazione una trentina di anni prima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

La cerimonia per la riapertura della Casa dei Vettii è stata anche l’occasione per presentare il piano di videosorveglianza del sito, realizzato nell’ambito del Grande progetto Pompei. Sono infatti entrate in funzione 400 telecamere digitali e nel sito archeologico è ora presente anche la copertura wi-fi.

FOTO: tratta da ansa.it

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