Arrestati per traffico illegale di armi destinate al governo provvisorio libico
Traffico internazionale di armi. Questa l’accusa contestata dalla Dda di Napoli a Mario Di Leva, detto Jaafar dopo la conversione all’Islam, alla moglie Annamaria Fontana e ad Andrea Pardi, amministratore delegato della Società Italiana Elicotteri, tutti destinatari del provvedimento di fermo. Dall’esame del provvedimento emesso nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Dda di Napoli, emerge, la fornitura di 13.950 M14, una eliambulanza convertibile ad uso militare, elicotteri di assalto sovietici MI-17, tre elicotteri Mangusta A129 e missili di vario genere. Una fornitura non andata a buon fine per ”cause indipendenti dalla loro volontà” destinata al governo provvisorio libico nel marzo 2015. Un secondo capo di imputazione riguarda la fornitura di armamenti di produzione sovietica, tra cui missili anticarro e terra-aria: reato contestato alla coppia di coniugi e al libico Mohamud Alì Shaswish, latitante.
I coniugi arrestati sono di San Giorgio a Cremano (Napoli) e sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco del comune vesuviano, Giorgio Zinno. In una nota si legge “Voglio innanzitutto ringraziare la Dda di Napoli per la delicata indagine che ha condotto ed in particolar modo il nostro concittadino Catello Maresca. Ovviamente, si tratta di una vicenda che nessuna particolare ricaduta ha sul nostro territorio sotto il profilo della sicurezza e sono fiducioso che su questa incredibile storia si farà presto luce grazie all’operato dalla magistratura”. “Personalmente – aggiunge – conosco molto poco la Fontana: so che era una ex amministratrice degli anni ’80/’90 e proprietaria di un ristorante nella nostra città, ma mai avrei immaginato che potesse essere implicata in una indagine del genere”