Sanità, Ciarambino (M5S): “La rianimazione dell’Ospedale di Nola inaugurata tre giorni fa non è ancora operativa”

La capogruppo pentastellata in Consiglio regionale: “Inconcepibile inaugurare reparti e non garantirne la funzionalità”

Napoli, 2 febbraio – “Ancora una volta tocca al Movimento 5 Stelle svelare i bluff del presidente De Luca. Il nuovo reparto di rianimazione dell’ospedale di Nola, inaugurato in pompa magna da quest’ultimo appena tre giorni fa, non è ancora operativo”. Lo ha affermato la capogruppo pentastellata in Consiglio regionale, Valeria Ciarambino.

“Un paziente, giunto in arresto cardiaco – ha spiegato la consigliera –, è stato trasferito in un altro nosocomio visto che nella vecchia rianimazione i sei posti letto disponibili erano occupati e la nuova rianimazione scandalosamente è ancora un reparto fantasma. Il presidente De Luca è un professionista dei tagli di nastro, ma il nuovo reparto di rianimazione dell’ospedale di Nola è sprovvisto di personale. In particolare non è stato avviato preventivamente il reclutamento degli infermieri, magari richiamandoli dai distretti della Asl, dove ci risulta siano persino in esubero”.

Per la Ciarambino “la fabbrica delle menzogne del presidente De Luca funziona h24 mentre il nuovo reparto della rianimazione è inutilizzabile e i pazienti rischiano la vita”. “È inconcepibile inaugurare nuovi reparti e non garantirne la funzionalità – ha sottolineato la consigliera –, bastava avviare un reclutamento preventivo degli infermieri dai vari distretti, rendere effettivamente operativa la nuova rianimazione e poi inaugurarla. Un governatore adeguato al proprio ruolo e che avesse veramente a cuore la salute dei campani avrebbe agito così. Invece a De Luca interessano solo le operazioni di facciata sulla pelle dei campani”.

“Continuiamo a sostenere – ha concluso – che per rispondere alla domanda di assistenza sanitaria di 600mila abitanti non basti il pronto soccorso di Nola e occorra riaprire il pronto soccorso del presidio ospedaliero di Pollena Trocchia, come richiesto nella nostra mozione, che non è stata votata nell’ultimo Consiglio regionale perché la maggioranza ha fatto mancare il numero legale”.

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