Per il governatore le fotografie ai pazienti curati a terra all’ospedale San Giovanni Bosco sono “atti di sciacallaggio”
Napoli, 12 febbraio – “Gli atti di sciacallaggio sulla sanità campana non ci devono distrarre”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante la visita all’Ospedale Cardarelli in occasione della giornata mondiale del malato.
Quali sarebbero questi “atti di sciacallaggio”? Le fotografie che i cittadini, prima all’ospedale di Nola e poi al San Giovanni Bosco, hanno scattato per denunciare le spiacevoli situazioni di cui sono stati testimoni. “È successo che al San Giovanni Bosco una persona sia stata messa a terra per dieci secondi e subito è uscito qualcuno a fotografarla. Io sono nettamente contro lo sciacallaggio e l’idiozia. In qualunque ospedale del mondo ci sarà sempre qualcuno che per un quarto d’ora sarà accolto in una barella, quando arrivano in un reparto di pronto soccorso migliaia di persone”, ha affermato De Luca. Dichiarazioni queste che appaiono stucchevoli. Non si capisce se dette tanto per dire, e allora sarebbe grave, oppure scherzando, e sarebbe grave lo stesso. Se non ci sono i posti letto significa che vanno costruiti altri reparti e altri ospedali, oppure non vanno ridimensionati, come invece è stato fatto dai commissari di governo alla sanità campana, con tagli lineari assolutamente irresponsabili.
De Luca ha parlato nel suo incontro di una sanità campana “prima d’Italia” perché “gestiamo il sistema con 1,6 miliardi di euro in meno rispetto al budget”. Qui invece si coglie chiaramente il tono sarcastico usato dal governatore. Quest’ultimo farebbe bene però ad andare oltre la denuncia verbale. Non è più tollerabile che la nostra Regione sia penalizzata nel riparto del Fondo sanitario nazionale perché ha alti tassi di mortalità. In Campania muore troppa gente prima del tempo, questa non può essere la scusa per dare meno fondi. Anzi, vista la situazione dovrebbe essere proprio il contrario. Per non trovarsi con i pazienti in barella o a terra occorre puntare sulla prevenzione, con costi non irrisori. In Conferenza Stato-Regioni non possono più fare orecchie da mercante. Per questo bene ha fatto il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ad annunciare che la sua Regione sarà al fianco della Campania nel riparto del fondo sanitario.
Perfino sui fondi per la manutenzione delle strade il Sud è penalizzato, dato che le Regioni con meno disoccupati ricevono più soldi. Non vi stupite se le strade al Sud sono piene di buche e i pazienti negli ospedali sono costretti a stare su una barella o a terra. Questa storia del Sud “cornuto e mazziato” deve assolutamente finire. De Luca si intesti questa battaglia sulla sanità, avrà oltre 5 milioni di persone al suo fianco: i campani vogliono e hanno il diritto di potersi curare bene.