CarnevalEpomeo, il Carnevale di Via Epomeo: un evento fra contemporaneo e recupero della memoria storica

“Nell’edizione del 2017, il CarnevalEpomeo ho cercato di creare una relazione fra le espressività di una cultura contemporanea e i segni della tradizione più antica” sostiene il direttore Artistico dell’evento, Franco Cutolo

“Bisogna dare fiducia alla cittadinanza”, sostiene invece Giovanni Adelfi, Presidente dell’Unione Imprese Centro Commerciale Epomeo “investendo nel lavoro sul territorio. Tutti noi dobbiamo dimostrare che, nonostante le terribili sciagure che si sono abbattute su Soccavo, il quartiere è vivo ed è popolato da tanta gente per bene che con la malavita non ha nulla a che fare”.

E’ in quest’ottica che va inquadrato il progetto del Carnevale di Via Epomeo, un evento che racchiude in sé un messaggio di speranza, un riscatto sociale ad opera di cittadini e commercianti onesti. La suddetta strada, sempre trafficata, il giorno 24 febbraio dalle 17.00 alle 19.00, si trasformerà in un’isola pedonale per dare luogo ad un carnevale ricco di festeggiamenti, spettacoli, musica e performance artistiche.

Elemento significativo dell’evento, patrocinato dal comune di Napoli, è il gemellaggio fra Napoli e Saviano: all’interno dei festeggiamenti una delegazione del carnevale Savianese (fra i più importanti della Campania) sarà la testimonianza di questo gemellaggio fra Napoli e la cittadina vesuviana.
Così, sui due palcoscenici posti nei due capi della strada, avremo l’alternarsi dei diversi gruppi che costituiscono la narrazione dell’evento.

L’apertura della manifestazione sarà data alla compagnia de Li Febi Armonici, che propongono dei frammenti del Decameron di Boccaccio dagli stessi messi in scena nel Maggio Dei Monumenti scorso. Seguirà la sfilata di maschere e l’esibizione di gruppi come La Reenactment Society, che ripropongono il combattimento storico, e la Sahara Dancer con danze orientali come contaminazione con la cultura di altri popoli, indi perfomer come Benedetta De Martino che offrirà un facepainting o “truccabimbi” per passare alla Body E Souled al bel canto di Antonello Rondi, Pietro Quirinoe Mario Cavallini. A questo tripudio carnevalesco non poteva mancare la maschera di Pulcinella che qui si presenta in due forme espressive: il teatro dei burattini ed il teatro di strada.

Pulcinella, maschera rappresentativa del carnevale per antonomasia, viene celebrato da Gennaro Patrone che esegue un frammento in cui vi sono tutti gli ingredienti della commedia dell’arte e della tradizione popolare del figlio di Maccus, passando il testimone ad una famosa famiglia di burattinai, i Fratelli Ferraioliche allestiranno il loro teatrino per gioviali scene a ricordo delle tradizionali “Guarettelle“.

E ritornando a Maccus, antesignano della maschera partenopea, nonché simbolo delle Atellane, la forma più antica del teatro di maschere esistite in Europa, fu interpretato da Marcello Colasurdone Il Segreto di Pulcinella (2003, Franco Cutolo) che, come simbolo della cultura popolare fonte del carnevale, sarà presente all’interno della manifestazione.

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