Il governatore annuncia le scuse su Twitter, poi le ritira durante una conferenza stampa, affermando che a dover chiedere scusa siano i Cinque Stelle per le dure critiche a Stefano Graziano, consigliere regionale Pd che tempo fa è stato al centro di un’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Quest’ultimo in seguito è stato prosciolto da ogni accusa
Napoli, 25 marzo – Vincenzo De Luca si scusa per le offese rivolte a Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Regione Campania. Anzi no, perché nonostante il governatore abbia annunciato su Twitter “manderò a Valeria Ciarambino un mazzo di fiori sperando che la prossima volta lasci parlare chi fa un’intervista senza coprirci con le sue grida”, poche ore dopo nel corso di una conferenza stampa sui fondi europei, lo stesso De Luca ha affermato: “Chi deve chiedere scusa sono i consiglieri dei 5 Stelle che hanno calpestato la dignità di Stefano Graziano”. Peccato che i 5 Stelle per le critiche a Graziano, consigliere regionale Pd che tempo fa è stato al centro di un’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, e in seguito è stato prosciolto da ogni accusa, si siano già scusati. Per le critiche a Graziano si scusò anche il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, che affermò: “Non ho nessun problema a fare le scuse a Stefano Graziano, mi fa piacere che sia stato prosciolto del tutto da quell’accusa ma ovviamente mi aspetto anche le scuse per le accuse ricevute dai suoi colleghi del Pd su Quarto quando di certo non c’entravamo nulla né io né i miei colleghi del Movimento”.
Scuse o non scuse, la Ciarambino si consola con la solidarietà manifestatagli in queste ore. “L’ultima del Presidente è ‘chiattona’. Questa offesa seppur riferita a me non è rivolta solo a me”, ha scritto in un post su Facebook la consigliera pentastellata. “Non servono fiori per riparare alla caduta di stile del Presidente della Regione Campania – ha concluso –. L’unica cosa che chiedono i cittadini campani è impegno, onestà e serietà nell’amministrare la cosa pubblica, che non c’è. E questo vuoto è riempito dal nulla, offese comprese”.