Crolli in Galleria Umberto I, il gip archivia le posizioni di de Magistris e Piscopo

Per il pm non c’è stato alcun intervento che il sindaco avrebbe omesso di adottare per evitare il cedimento di calcinacci dal frontone della Galleria Umberto I

Il gip del Tribunale di Napoli, Claudio Marcofido, ha archiviato la posizione del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, e dell’assessore comunale all’Urbanistica, Carmine Piscopo, in merito al crollo di calcinacci dal frontone della Galleria Umberto I che causò la morte, dopo diversi giorni di coma, del giovane Salvatore Giordano. Lo scorso 14 gennaio la Procura di Napoli aveva chiesto l’archiviazione nei confronti di de Magistris e Piscopo, perché nel corso delle indagini non erano emersi elementi di rilievo penale (vai all’articolo).

Il giudice ha accolto la tesi dei pm, secondo i quali non c’è stato alcun intervento che il sindaco avrebbe omesso di adottare per evitare il cedimento dei calcinacci. Non ci stanno i parenti del giovane. “Speravamo in un esito diverso perché i fatti erano chiari, evidenti, eppure i giudici non se la sono sentita di rinviare a giudizio il loro ex collega. I sindaci sono i primi responsabili dell’incolumità dei propri cittadini e de Magistris era stato più volte informato sulle condizioni della Galleria”, hanno dichiarato il padre e la madre di Salvatore. Mentre lo zio del 14enne ha detto che “in altri Comuni d’Italia per la mancata predisposizione di interventi a tutela della pubblica sicurezza, i magistrati non hanno esitato a condannare sindaci e assessori. Napoli, invece, fa storia a sé”.

Di vicenda “tragica” ha parlato de Magistris, commentando la decisione del giudice. “Per noi è stata una tragedia, siamo stati scossi fin dal primo momento da questa perdita”, ha detto il sindaco. Abbiamo sempre sottolineato, però, che non poteva esserci nessuna responsabilità, chiamiamola così, politica, dell’Amministrazione. A nostro avviso non dovevamo proprio entrare in un procedimento penale. Giuridicamente io oggi esprimo soddisfazione per qualcosa che per me era scontato. Rimane comunque – ha sottolineato de Magistris – la vicinanza e solidarietà a famigliari che hanno perso tragicamente una vita così giovane e sulla quale la magistratura, sta continuando a fare accertamenti”.

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