Nei 10mila seggi organizzati in tutta Italia quasi 2 milioni i votanti alle primarie Pd
Matteo Renzi vince le primarie del Partito Democratico per la scelta del segretario nazionale del partito. Ruolo questo che aveva svolto fino a pochi mesi fa, dal quale diede le dimissioni il 19 febbraio scorso in aperta polemica con la minoranza del partito. Minoranza che ha poi scelto la via della scissione. Staccatissimi gli altri candidati alla carica di segretario, ovvero il ministro della Giustizia Andrea Orlando e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Una lotta impari quella dei due, anche per l’enorme esposizione mediatica di cui Renzi ha sempre potuto godere in questi anni. “Abbiamo fatto qualcosa di grande e affascinante, la possibilità di scegliere” ha detto Renzi arrivando in serata nella sede nazionale del Pd. “Ora inizia una storia nuova” e quello raggiunto è “un risultato impressionante, oltre ogni aspettativa”. La proclamazione di Renzi come segretario avverrà domenica 7 maggio davanti all’Assemblea nazionale del partito.
Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha sentito al telefono Renzi, congratulandosi per il risultato. Quest’ultimo ha assicurato la volontà di lavorare a fianco del Governo “con grande convinzione”. “Grandissimo risultato per Matteo e per il Pd! Ora tutti insieme si può ripartire”, scrive su Twitter il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.
Anche Orlando ed Emiliano si sono congratulati con Renzi. “Il risultato che esce dalle urne ci dà una vittoria molto ampia di Matteo Renzi, con il quale mi congratulo. Gli ho fatto una telefonata augurandogli buon lavoro in una fase difficile per il partito e per il Paese”, ha detto Orlando commentando i risultati delle primarie. “Ho telefonato poco fa a Renzi per fargli le congratulazioni ma il nostro risultato è stato straordinario. Prima la nostra mozione, Fronte Democratico, non aveva strutture organizzate di alcun tipo”, è il commento di Emiliano.
FOTO: tratta da corrieredellasera.it