Dopo il ritiro della lista Somma al Centro, che fa capo al consigliere regionale Carmine Mocerino, sceglie di ritirarsi anche Giuseppe Bianco, candidato sindaco del Partito Democratico
Napoli, 11 maggio – Bufera per le amministrative di giugno a Somma Vesuviana, dove si sarebbero verificate intimidazioni e ingerenze verso alcuni candidati. Dopo l’annuncio del ritiro della lista Somma al Centro, che fa capo a Carmine Mocerino, presidente della commissione Anticamorra e Beni confiscati della Regione Campania (vai all’articolo), sceglie di ritarsi anche Giuseppe Bianco, candidato sindaco del Partito Democratico nella cittadina vesuviana. Bianco in una nota ha spiegato che non esistono più le condizioni democratiche “di una corretta e serena campagna elettorale” e ha invitato la cittadinanza a riflettere “sullo stato in cui versa la politica sommese”.
Mocerino ha già incontrato il prefetto di Napoli Carmela Pagano per denunciare episodi di persone avvicinate e intimidite. In queste ore potrebbe recarsi in Prefettura anche il candidato del Pd. Sulla vicenda sono intervenuti i deputati Luisa Bossa di Articolo 1-Mdp e Paolo Russo di Forza Italia. “Vanno immediatamente chiariti i termini della vicenda. Per questo chiedo al Prefetto Pagano di intervenire con rapidità. La rinuncia di Giuseppe Bianco, candidato a sindaco in pectore di uno schieramento, e le dichiarazioni del consigliere regionale Mocerino, contengono elementi di particolare gravità sulla situazione ambientale”, ha affermato la deputata Bossa.
“Si fa riferimento – ha spiegato – alla mancanza di condizioni democratiche per una campagna elettorale serena. Si parla di inquinamento della competizione per intimidazioni e ingerenze. Fatti molto gravi, che vanno accertati e che chiedono alle autorità la massima attenzione sul territorio, a cominciare dalle prossime ore, prima ancora che vengano depositate liste e candidature”. “Fatti gravi, quelli denunciati da Mocerino. Nella sua veste di rappresentante della commissione antimafia, ha fatto benissimo. Ora però si vada oltre la denuncia politica. Si facciano i nomi, si raccontino le questioni. E lo si faccia subito. In modo tale da consentire una selezione nel momento in cui si sottoscrivono le candidature nelle liste”, è il commento di Russo (FI).